“Sappiamo che Fruit Attraction sta crescendo tantissimo sia in termini di importanza sia per numero di visitatori e abbiamo deciso di partecipare. Per noi infatti è importante guardare ai mercati esteri”, ha spiegato Monica Celegato, responsabile commerciale di Belgravia a Fresh Cut News durante un incontro allo stand aziendale di Madrid.
Dal 2002 protagonista nel comparto della IV Gamma, Belgravia è un’organizzazione di produttori che garantisce la disponibilità di materie prime durante tutto l’anno, grazie anche ai suoi 180 ettari di impianti coperti di proprietà tra Lombardia, Toscana e Campania, oltre ad assicurare il controllo diretto dell’intera filiera. Entrambi gli aspetti rappresentano un vero e proprio punto di forza, indispensabili per affrontare congiunture più complesse dovute a minacce esterne quali il caldo torrido dell’estate appena trascorsa: “Sono stati mesi un po’ complicati, che hanno messo a dura prova le produzioni in campo, ma che siamo riusciti ad affrontare con successo grazie all’accorta gestione di alcuni fattori: anticipando alcune semine, gestendo l’irrigazione e facendo alcuni interventi correttivi”.
Otto linee di confezionamento, tre tunnel di asciugatura, lettura ottica e focus sulla ricerca in termini di sicurezza e nuovi trend sono le caratteristiche principali ricordate dalla manager nel descrivere l’impianto di conferimento e lavorazione nel bergamasco. “Una realtà in crescita, con un fatturato 2018 di circa 27 milioni di euro e ambizioni di sviluppo grazie alle collaborazioni con i diversi partner della GDO”, ha spiegato Celegato.
Ad oggi Belgravia commercializza per lo più in Italia, dove è presente soprattutto come co-packer di Aldi, Esselunga, Metro, Sogegross e Esselunga, mentre il 30% delle sue forniture sono destinate al mercato estero (Austria, Germania, Ucraina, Slovacchia e Repubblica Ceca).
Parlando infine dei trend di consumo, Celegato conclude: “Il consumatore ci sta chiedendo sempre più a gran voce prodotti ecosostenibili e caratterizzati da componenti ecologiche. Per accontentare tale richiesta abbiamo sviluppato una linea di insalate di IV Gamma bio, proposte in pack in PLA. Il problema, tuttavia, è che ad oggi il mercato non riesce ancora a remunerare sufficientemente tale proposta con una buona marginalità, ma stiamo lavorando per sviluppare ulteriormente tale segmento apportando valore ai prodotti in termini di sostenibilità a trecentosessanta gradi, per noi e per l’ambiente”.