Bianchi srl sta per lanciare sul mercato una referenza inedita nel settore della V Gamma. Si tratta delle patate cotte a vapore con la buccia e confezionate sottovuoto nel pieno rispetto della tradizione dell’azienda agricola. L’azienda a conduzione familiare, in provincia di Alessandria, con questa modalità sia di cottura che di confezionamento fu considerata una pioniera sul mercato quando, nel 1978 Giancarlo Bianchi, seconda generazione e attuale titolare, rivoluzionò così la lavorazione delle tradizionali barbabietole rosse che all’epoca venivano cotte al forno e vendute nei centri agroalimentari all’ingrosso.
“Oggi il mercato è diventato più competitivo – afferma Giancarlo Bianchi -. La concorrenza è tanta, specie quella dall’estero, e ciò che fa la differenza è proporre prodotti unici e di qualità. Per questo tra dieci giorni inizieremo la produzione della nostra nuova referenza di patate con la buccia, cotte al vapore e confezionate sottovuoto, senza additivi o conservanti, pronte per l’uso. Saranno sugli scaffali di Coop e dei nostri altri clienti, tra 20-25 giorni”.
Oltre alle referenze di ortaggi cotti a vapore e conservati sottovuoto (insieme alle barbabietole anche cipolle, carote a rondelle, zucca, pere, mele, castagne e mais), si è aggiunta, di recente, anche una bevanda biologica a base di mela (90%) e barbabietola rossa (10%). Un succo trasformato a freddo e anch’esso di V Gamma.
“Questa bevanda nasce dall’accordo con la Cooperativa agricola bio di Torino ‘Il Frutto Permesso’ – spiega Bianchi – che produce mele e trasforma i succhi. Noi vendiamo loro le barbabietole per la realizzazione del succo che poi rivendiamo con il nostro marchio. Per il momento non sono previsti nuovi lanci di succhi anche perché i supermercati sono pieni di queste referenze e la domanda non è particolarmente brillante. Per questa categoria di prodotto, al momento ci fermiamo qui”.
Per contro, la nuova referenza di patate cotte al vapore e sottovuoto in confezione da 400g, risponde ad una tendenza di consumo che in tempi di Covid ha fatto impennare le vendite dei prodotti ortofrutticoli a lunga scadenza, come ad esempio le patate e le cipolle, solo che, in questo caso sono anche pronte per il consumo. Inoltre, grazie alle tecniche di cottura, pastorizzazione e confezionamento sviluppate dall’azienda in sessant’anni di attività, hanno una shelf life di sei mesi.
Proprio per garantire una scadenza così lunga su prodotti sostanzialmente deperibili, l’azienda dovrà affrontare con molta cura il passaggio generazionale del packaging per il quale ha già dato mandato, ai propri confezionatori, di sviluppare soluzioni che siano in grado di garantire gli standard di conservazione del sottovuoto che dà il materiale tradizionale.
Mariangela Latella
Nella foto di apertura, la famiglia Bianchi. Da sinistra: Andrea Rovere, Laura Rovere, Francesca Bianchi, Giancarlo Bianchi, Isabella Ricci, Loredana Ferrera, Anna Falcone e Angelo Bianchi.