Si parla molto di industria 4.0 ma come si può applicare questo concetto all’agroalimentare? La risposta arriva dall’innovazione tecnologica e dalle aziende che nel corso del tempo stanno mettendo in campo conoscenze e creando sinergie per rispondere alle esigenze dell’agricoltura.
Un esempio di collaborazione virtuosa è quella tra l’azienda veneta Cultiva e la parmigiana Raytec Vision con la costituzione di Gemini Farm Machinery. Il loro progetto è stato quello di realizzare la prima raccoglitrice per insalate dotata di selezionatrice ottica a bordo. Il nome è tutto un programma, Bellavista, perché non solo si tratta di un piacere per gli occhi, ma anche di un vero e proprio “occhio in più” costantemente in aiuto nella quotidianità dei campi.
Inizialmente con Bellavista, e da quest’anno con Bellavista HC, oltre ad operare una prima selezione del prodotto raccolto con la tecnologia di visione a luci led pulsate, Gemini ha anche introdotto su tutti i modelli nuovi strumentazioni che rientrano nelle dotazioni delle orto-raccoglitrici 4.0, migliorando la già presente telemetria ed aggiungendo la misurazione GPS delle aree raccolte.
Ogni Bellavista possiede infatti un sistema di connessione da remoto non solo con il centro assistenza Gemini, ma anche con il service dell’azienda partner Raytec Vision permettendo di monitorare tutti i dati relativi alla performance di macchina e selezionatrice per rendere ancora più efficiente il processo di raccolta. Da qualche mese questo sistema è anche implementato da innovativi smart glasses che permettono all’operatore di condividere con i service department le informazioni relative a problematiche di funzionamento ottenendo risoluzioni tempestive, utili a ridurre i fermi-macchina.
La geo-localizzazione GPS permette poi di monitorare il percorso delle macchine sul campo misurando le aree raccolte. L’ormai consolidata telemetria, raccoglie costantemente tutti i dati significativi per monitorare il funzionamento della macchina come consumi, potenza e funzionamento delle componenti meccaniche.
Un aspetto interessante è rappresentato dalle agevolazioni fiscali. L’acquisto di questo tipo di macchinari dà diritto ad un credito d’imposta a partire dal 40%, a contributi per l’acquisto di beni strumentali (Nuova Sabatini) fino al 10% sugli interessi dei finanziamenti, anche per finanziamenti a tasso zero; oltre a contributi INAIL fino al 50% a fondo perduto. E per il Mezzogiorno, sono previsti ulteriori contributi a credito d’imposta fino al 45%. Tali contributi, oltre ad essere cumulabili tra loro, sono anche cumulabili con eventuali incentivi PSR e PO previsti per le organizzazioni dei produttori.