Cultiva ha un progetto di espansione sul mercato europeo

E’ in fase di costituzione a Cultiva, e verrà finalizzata nei primi di marzo, una task force commerciale, sia per il mercato Italia che per il mercato export, che predisporrà un energico piano di espansione a partire dal 2021.
Ce lo rivela Giancarlo Boscolo, presidente del Gruppo di Taglio di PO, in provincia di Rovigo, in un’intervista esclusiva a Fresh Cut News.
“Noi siamo una piccola azienda – precisa Boscolo – ma da sempre con la vocazione all’innovazione e al futuro. Siamo attivi negli USA dal 1987 con impianti produttivi in California e, dal 2017 anche in Florida grazie all’accordo con Taylor’s Farm. Negli US abbiamo lavorato in un’ottica glocal”.
– In che senso?
“Nel senso che non siamo andati lì a vendere semi di radicchi ma ci siamo integrati con gli agricoltori, ci siamo rimboccati le maniche per produrre con loro, vivere insieme a loro; abbiamo creato una comunità. Solo dopo l’avventura Californiana è partita la nostra attività in Italia, dove c’era l’azienda agricola di mio padre che produceva il radicchio di Chioggia, e poi anche in Europa. Per questo possiamo sostenere che siamo probabilmente gli unici ad avere una visione a 360 gradi del mercato delle insalate di prima e di IV Gamma sia a livello globale (USA ed Europa) che a livello locale (Italia)… glocal appunto”.
– Oggi c’è un progetto di espansione sul mercato europeo. Di che si tratta?
“Stiamo creando una business unit commerciale europea vera e propria.  L’obiettivo è quello di espandere il nostro mercato presso i big retailer e verso l’industria dell’Unione. Ovviamente questo lavoro dovrà essere accompagnato da un incremento dei volumi di prodotto da parte delle nostre aziende agricole”.
– Da cosa nasce questo progetto?
“Dalla necessità di diversificazione e dallo spirito di innovazione e dinamicità che abbiamo nel nostro DNA. In questo senso guardiamo a tutti i Paesi europei dando, ovviamente, priorità a quelli che hanno un mercato di IV Gamma più maturo con famiglie che hanno una maggiore capacità di spesa come la Germania, l’Austria o la Svizzera e altri. Ovviamente l’export comprende anche vendita di materia prima tal quale e la prima gamma confezionata (prodotto non lavato ma confezionato in vaschetta, ndr). In Italia vendiamo prodotto già lavato ma… ci sono in ‘pentola’ mille nuove idee alle quali stiamo lavorando e che contiamo di presentare già nel corso di quest’anno”.
– State ragionando da multinazionale. È prevista l’acquisizione diretta di terreni produttivi all’estero, magari per costituire una OP transnazionale?
“Giuridicamente è una soluzione possibile. Al momento, però, non rientra nei piani della nostra azienda. La OP Cultiva ad oggi aggrega solo aziende italiane mentre negli USA non esiste ancora un’organizzazione di produttori ma siamo noi che produciamo direttamente con le nostre aziende agricole”.
Mariangela Latella

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi ogni giorno
le più importanti notizie dal mondo dell’ortofrutta.

Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter!