Le aziende del fresh cut seguono con grande attenzione l’evolversi della situazione sul fronte fieristico, auspicando un ritorno alla normalità per vivere al meglio, e in presenza, i numerosi appuntamenti strategici per il business di settore. Tra gli eventi prioritari per tutto ciò che ruota a IV Gamma e innovazione c’è sicuramente Fruit Logistica, spostata al prossimo aprile (dal 5 al 7) a causa dell’emergenza sanitaria che ha di fatto “strappato” dai calendari i primi mesi dell’anno.
Nei giorni scorsi era circolata voce che molte aziende italiane avessero deciso di non prendere parte alla fiera berlinese ma Pier Goffredo Ronchi, direttore degli uffici italiani della Fiera di Berlino, raggiunto telefonicamente, mette i puntini sulle i: “Al momento possiamo contare sul 75% circa dei partecipanti all’ultima edizione in presenza, però il terrorismo mediatico alimentato da una parte della stampa di settore non aiuta…”.
“E’ chiaro che ci sono incertezze, i timori legati alla pandemia non risparmiano nessuno e certamente il settore ortofrutticolo non è immune”, premette Ronchi. E aggiunge: “Ci sono tutte le condizioni perché quella in programma fra poco più di due mesi possa essere una buona rassegna, una rassegna particolarmente concreta con un numero inferiore di visitatori però selezionati e interessati, frequentata come non mai da buyer e persone di tutto il mondo in cerca di business”.
“Gli operatori economici del resto, hanno voglia come e forse più di prima di fiere”, afferma convinto Ronchi. “Lo dico sulla base di alcune evidenze: il Fitur di Madrid, esposizione dedicata al turismo terminata il 23 gennaio scorso, è andata benissimo”.
Però le defezioni, alla vigilia della scadenza del termine ultimo per ritirare le iscrizioni, sono un dato di fatto: “In questa fase storica, con quello che sta succedendo, ci sta, è normale. Però i grandi player internazionali, gli stessi big del settore ortofrutticolo italiano non mancheranno. A Berlino si conteranno 25 padiglioni dedicati all’ortofrutta: diciamo pure che sarà un’edizione diversa dalle altre, con meno stand ma un grande appeal. E poi ad aprile la predisposizione a viaggiare aumenterà ulteriormente, ci saranno sicuramente meno restrizioni e timori”.
Ronchi ci tiene a ribadire un concetto: “Il costo-contatto per visitatore aumenterà perché invece di 100 persone se ne incontreranno 70-80 ma crescerà quella che possiamo definire la percentuale di utile sul contatto, proprio perché a varcare i cancelli della fiera saranno soggetti realmente interessati. Ci sarà più tempo per fare affari e curare i propri contatti, insomma, elemento che nelle precedenti edizioni poteva forse essere in parte mancato”. Cosa decideranno di fare le aziende della IV Gamma?
Mirko Aldinucci
mirko.aldinucci@freshcutnews.it