L’Insalata dell’Orto investe e prepara il bilancio di sostenibilità

Si chiuderà con un leggero anticipo di un paio di settimane la campagna dei radicchi de L’Insalata dell’Orto che quest’anno, registra una sostanziale stabilità dei prezzi a fronte dell’ormai notorio e significativo aumento dei costi delle materie prime.

Intanto l’azienda si prepara a lanciare, a giugno, il primo bilancio di sostenibilità e sta completando un piano di investimenti, avviato nella seconda parte del 2021, che ha portato all’inserimento, in azienda, di tre nuovi macchinari per il controllo dei corpi estranei e tre nuove linee produttive meno energivore. Cresce anche la quota di prodotto biologico che arriva ad un totale di circa il 60% dei volumi prodotti e all’80% del prodotto esportato.

“Se generalmente, con i radicchi IGP – afferma Sara Menin (nella foto), responsabile comunicazione e marketing dell’azienda di Mira in provincia di Venezia, a proposito dell’andamento della stagione produttiva -, la campagna prosegue tranquillamente anche fino all’ultima settimana di aprile, quest’anno prevediamo di arrivare al massimo a Pasqua. In linea generale, la chiusura sarà anticipata di poco, un paio di settimane, ma le date variano da prodotto a prodotto. Con il Chioggia dovremmo andare avanti senza problemi, ma con il tardivo di Treviso pensiamo di terminare già dai primi di aprile mentre con quelli di Castelfranco e Verona si arriverà, secondo le stime, a Pasqua. Tutto dipende dalla qualità del prodotto. Finché terrà, continueremo a commercializzerlo”.

Il tempo e le condizioni generali di mercato quest’anno non hanno aiutato. A quella che ormai tutti gli operatori chiamano ‘la grande siccità’, si aggiunge anche la batosta del rincaro delle materie prime con aumenti che, per l’azienda, hanno comportato un 50% in più del costo della plastica (in via di riduzione), del gasolio, dell’energia e del metano.

“Grazie al nostro impianto fotovoltaico riusciamo ad assorbire parte degli aumenti legati all’energia elettrica – dice Menin – e contemporaneamente, ricicliamo una percentuale dell’acqua usata nell’impianto di trasformazione, che puntiamo ad incrementare ulteriormente”.

A giugno L’Insalata dell’Orto presenterà il primo bilancio di sostenibilità. “Un traguardo importante per l’azienda – chiosa Menin – che metterà nero su bianco l’impegno dell’azienda verso la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema che ci sta intorno. Abbiamo, ad esempio, già effettuato delle analisi per implementare l’ottimizzazione dell’uso della risorsa idrica, dove ci aspettiamo di avere margini di miglioramento”.

Il dibattito aperto tra i player della filiera per la ripartizione dell’impennata costi delle materie prime, è un tema delicato perché sul tavolo si collocano un ginepraio di interessi. Quelli dei produttori che hanno bisogno di margini per continuare ad investire sul controllo di gestione e sulla tenuta aziendale, quelli dei consumatori a loro volta impoveriti, nonché quelli della Gdo che paga, anch’essa, lo scotto di spese energetiche incredibilmente più alte per il suo funzionamento.

“Nel dialogo con i nostri clienti che sono ormai consolidati da anni, in un rapporto di reciproca e costruttiva collaborazione – specifica Menin – stiamo cercando di tutelare le nostre aziende tenendo anche a mente che l’anno scorso è andato abbastanza bene. Ma non dobbiamo dimenticare che i margini servono per potere continuare ad investire. Quest’anno i nostri prezzi sono sostanzialmente stabili. Non riusciamo a fare grandi variazioni. Sul tavolo delle trattative talvolta siamo riusciti a farci riconoscere qualcosa di più, altre volte abbiamo dovuto trovare una situazione di compromesso. Ma non credo che il braccio di ferro tra Gdo e aziende commerciali sia la soluzione migliore. Non porta a nulla di buono anche perché sono certa che tutti stanno cercando di fare il proprio lavoro nel miglior modo possibile. Quello che bisogna fare, forse, è spiegare al consumatore la situazione nel miglior modo possibile, di modo da renderlo effettivamente partecipe dei problemi della filiera di cui è parte a tutti gli effetti”.

Sulle tante fiere concentrate nella bella stagione, L’Insalata dell’Orto quest’anno rinuncerà alla sua storica presenza a Fruit Logistica, a causa della pandemia. Riguardo alle fiere internazionali, sarà presente a Dubai, a ‘La Bella Vita Expo’ di Londra, mentre in Italia parteciperà a ‘Identità Golose’ di Milano e a Cibus di Parma con cui stanno chiudendo un progetto innovativo.

Mariangela Latella

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