Ortaggi, IV Gamma unico segmento in crescita nel 2021

Nel 2021 la IV Gamma è stato l’unico segmento del comparto ortaggi a chiudere in attivo grazie a un +5,6% in valore: un riscatto sul 2020, quando era stato invece l’unico comparto con dinamica negativa (-5,3%). E’ quanto emerge dalla rilevazioni Ismea su dati Nielsen. Il “peso” del fresh cut nel carrello della spesa è pari al 10% del totale verdure: ortaggi e legumi valgono il 45%, gli ortaggi trasformati il 19%, patate o ortaggi surgelati l’11%, i prodotti a base di pomodoro il 10% e le patate il 5%.

La spesa del 2021 per ortaggi ha superato quota 9 miliardi di euro, con una flessione dell’1,8% rispetto al 2020. La diminuzione maggiore si registra per il segmento delle patate (-10%); giù anche le referenze a base di pomodoro (-5,1% dopo il +13% del 2020).

Il valore della frutta nel 2021 perde invece lo 0,9% rispetto al 2020, quando era risultata dell’8,9% superiore al 2019. Nel 2021 per le referenze confezionate fornite di codice EAN (che rappresentano il 53% del comparto) la spesa ha registrato una dinamica positiva del 3%, mentre per la restante parte afferente al freschissimo sfuso la spesa ha registrato una flessione del 5%. Se nel 2020 tutti i segmenti avevano segnato un progresso, nel 2021 è solo la frutta fresca propriamente detta a registrare l’incremento del 3,1%. Il costo per gli agrumi, in ascesa del 15,5% nell’anno precedente, retrocede nel 2021 del 9,2%

In generale la spesa per i consumi domestici, malgrado il confronto con l’annata eccezionale precedente, registra una flessione molto lieve (-0,3%) che evidenzia però il primo cedimento dopo quattro anni di crescita. Un calo definito di “rimbalzo” che era in realtà atteso più incisivo. Previsioni in parte smentite per l’inaspettato protrarsi delle condizioni di emergenza e per un generalizzato incremento dei prezzi medi nell’ultimo trimestre.

Il valore della spesa per i consumi alimentari in casa, nel 2021, si attesta su circa 87,3 miliardi di euro con un +7,5% sull’annata pre-crisi (variazione 2021/2019). I dati Ismea confermano a consuntivo le due macro-tendenze evidenziate già nei primi mesi dell’anno passato: una crescita della spesa per le bevande (+3,6%) superiore a quella per gli alimenti, che anzi hanno una flessione dello 0,8%; una frenata della crescita della spesa per il prodotto confezionato (-0,4%) mentre resta stabile quella per il prodotto sfuso. (m.a.)

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