Cresce la penetrazione di mercato della frutta secca in versione snack. Un trend individuato dall’Istituto Piepoli, che determina un incremento dei suoi consumi del 6% nel corso di quest’anno.
La ricerca del centro studi è stata diffusa durante il Cibus Lab, la scorsa settimana e rivela come, a preferire questo tipo di snack, siano soprattutto i giovani, di sesso femminile, di età compresa tra i 18 e i 34 anni, nel Sud della Penisola. Secondo lo studio, oltre l’80% degli italiani, oggi, consuma abitualmente o saltuariamente (rispettivamente il 43 e il 40%) la frutta secca e, nel 38% del campione la utilizza come snack: in questo caso, il 42% sono donne e il 33% uomini.
Il 20% del campione analizzato considera questo tipo di alimento ideale per uno spuntino a metà mattina; il 19% come un modo per tappare i buchi della fame; il 16% per accompagnare un aperitivo e l’8% lo usa prima o dopo avere fatto sport.
Per quanto riguarda la cosiddetta frutta disidratata (o ‘frutta morbida), solo il 12% degli intervistati la consuma spesso mentre il consumo è sporadico o assente nella metà del campione (rispettivamente 31 e 22%). Tra i consumatori accaniti di frutta disidratata ci sono soprattutto le fasce di età comprese tra i 18 e i 34 anni e tra i 34 e i 54 anni, soprattutto donne (14% contro l’11% degli uomini) e anche qui, c’è un netto maggior consumo al Sud Italia (16%) rispetto al Nord (4%), probabilmente anche per la stretta correlazione con la disponibilità di prodotto locale quali datteri e frutta essiccata o disidratata sono elementi protagonisti della dieta di quelle Regioni.
Mariangela Latella