Masterpack lancia il primo pack compostabile per la I e IV Gamma con un film trasparente. Alla Fruit Logistica di Berlino abbiamo incontrato nello stand dell’azienda Massimiliano Binda, responsabile vendite estero, per parlare di questa novità che è già in fase di test presso numerose aziende.
“Abbiamo realizzato questo film interamente compostabile – ci ha spiegato Binda – nel quadro di un accordo intercorso con CFK Inc, gruppo canadese specializzato nel packaging. Loro forniscono vaschette in fibra di legno e noi il ‘top seal’ che è realizzato, in parte, con carta e in parte con un film completamente trasparente realizzato in cellulosa a loro volta compostabili. La vera novità è che questo materiale, su più strati, si salda direttamente sulla vaschetta con una colla anch’essa compostabile e tutti gli strati sono certificati TÜV”.
I test stanno dimostrando che il materiale ha una buona tenuta sia per prodotti di I Gamma che di IV gamma, oltre che un’ottima “pelabilità” all’apertura. “Questo film innovativo – specifica Binda – si presta bene anche al confezionamento di IV Gamma. Per i prodotti lavati e asciugati, abbiamo anche una versione rinforzata: aggiungiamo un’ulteriore strato di film in cellulosa che crea una barriera e, quindi, una permeabilità controllata che permette di mantenere l’atmosfera controllata dentro l’imballaggio”.
La vaschetta in fibra di legno realizzata da CFK Inc è, da oggi, interamente stampabile ed in Nord America è già ampiamente utilizzata per i packaging di prodotti con un grande contenuto di umidità come pomodori e berries.
“Stiamo facendo dei test anche con alcuni produttori di IV Gamma – afferma Binda – per realizzare buste di insalate ready to eat. Il materiale si presta infatti a fare buste sia per una macchina verticale che per il flow pack”.
La politica del green deal sta avvicinando sempre più player di mercato verso questo tipo di imballaggi anche se, oggi, a causa della particolare contingenza economica, i tempi di attesa, così come i costi, sono importanti: si parla di tre quattro mesi per le consegne degli ordini e di prezzi superiori di tre volte tanto rispetto ai tradizionali pack in polipropilene (plastica).
“Il vantaggio – chiosa Binda – è che di queste confezioni, dopo uno o due anni, in base all’accelerazione che si può dare al processo di compostaggio, non resta più nulla. Anche per questo non si possono fare stock troppo lunghi: sono materiali sensibili. Se fino a quattro anni fa questo tipo di prodotti erano tra gli ultimi richiesti alle fiere, oggi il 90% dei potenziali clienti che incontriamo li richiedono espressamente. Per la IV Gamma sono molto richiesti anche i materiali cosiddetti RPP, ossia polipropilene con dentro una percentuale, fino al 30%, di plastica riciclata”.
Mariangela Latella