Zerbinati cresce del 15% nei primi quattro mesi del 2022 e del 6% rispetto al pre-Covid. E con la IV Gamma inizia a ritagliarsi uno spazio per la marca aziendale oltre che affermarsi come operatore di fiducia della MDD. Ne parliamo con Simone Zerbinati, general manager dell’omonima società familiare che abbiamo incontrato a Cibus.
– Quali le novità presentate in quest’edizione della fiera parmense?
“Sostanzialmente ci sono tre novità. Una nel mondo insalate, dove abbiamo lanciato due nuove referenze che si chiamano ‘Crea e gusta’: insalate pronte di IV gamma in cui consigliamo al consumatore la destinazione di uso delle referenze. La prima è un’insalata per poke, l’altra è un’insalata per piada. Abbiamo voluto cercare di cogliere i trend che oggi, al di fuori delle insalate, funzionano benissimo, poke e piada, e metterle insieme a quello che è il nostro business principale, la IV Gamma. Partiremo con le prime consegne tra il 10 e il 15 di maggio”.
– Le altre novità?
“Abbiamo allargato la linea delle monoporzioni, gamma dove Zerbinati, nel mondo zuppe, è leader italiano con la referenza ‘Crema con asparagi e patate’. All’inizio eravamo un po’ dubbiosi ma, in realtà, oggi ci sta dando molte soddisfazioni. Siamo già in consegna, stiamo partendo adesso. L’ultima novità, infine, è quella più particolare: abbiamo siglato un accordo con l’azienda Roncadin SPA, leader nella produzione di pizze surgelate in Italia e nel mondo. Zerbinati è impegnata nella commercializzazione e distribuzione di pizze e pinse fresche sul mercato italiano”.
– Un primo passo che vi avvicina al mondo del frozen?
“È prematuro dirlo perché noi siamo un’azienda specializzata nel freschissimo e nel fresco. Vogliamo essere importanti player nel mondo della commercializzazione e della distribuzione di fresco e freschissimo. Lì dove Roncadin ha scelto di sceglierci come player e partner per quanto riguarda il territorio italiano. Con la pinsa, a marchio Roncadin, saremo già in vendita dalla prossima settimana”.
– Un commento su questa edizione di Cibus?
“Molto soddisfatti. La gente ha voglia di ritrovarsi. E soprattutto, va detto, si sono visti anche molti buyer stranieri”.
– Potrebbero interessarvi i mercati europei?
“Si. Noi qualcosa già facciamo, in alcuni Paesi del Continente. Da Francia e Germania sono arrivati visitatori per noi interessanti, così come dalla Grecia e da Malta”
– Come impatta sulla vostra azienda l’attuale spinta inflattiva sulle materie prime e in che modo state cercando, se è possibile, di redistribuire la perdita di redditività lungo la filiera?
“La IV Gamma ha raggiunto volumi leggermente superiori al pre-Covid. Questo è fondamentale. Quando tu fai un anno, un anno e mezzo di vita completamente diversa, il rischio è che cambino le abitudini alimentari e quindi il consumatore, anche per il mondo di IV Gamma, faccia scelte diverse. Invece i consumi sono tornati su livelli addirittura superiori al pre-Covid a dimostrazione di quanto sia forte il prodotto fresh cut”.
– Può darmi qualche numero, relativo alla sua azienda che argomenti queste riflessioni?
“Nei primi quattro mesi del 2022 stiamo crescendo del 15% rispetto allo stesso periodo del 2021”.
– Come si rimodula il rapporto tra MDD e marca del produttore, nel vostro business, dopo due anni di tsunami Covid?
“Non è cambiato di molto il rapporto tra i due canali. Le zuppe fresche crescono da 110 milioni a 130 milioni di euro, in un un mercato dove la MDD c’è ma il brand ha una quota importante. Noi ci siamo e la quota di brand Zerbinati è arrivato al 30-35% circa. Siamo cresciuti di circa 5-6 punti percentuali rispetto al pre-Covid. Grazie alle zuppe, ma anche ai burger, all’innovazione, alle lunch box che ci hanno regalato grandissime sorprese e anche alla IV Gamma dove ci siamo ritagliati una piccola quota a marchio proprio”.
– Lavorare con la MDD significa movimentare grandi volumi. È nei vostri piani un’espansione in termini di linee di processo, ad esempio, o di nuovi stabilimenti?
“Si. All’inizio del 2022, a gennaio, abbiamo fatto un investimento nello stabilimento di IV Gamma che prevedeva l’aggiunta di tre linee produttive. Purtroppo stiamo andando a rilento a causa dei ritardi nella consegna dei materiali: circa tre mesi rispetto alla tabella di marcia”.
– Nel settore zuppe sono entrati nuovi player e competitor, vedi Mutti o Pedon, per citare alcuni esempi. Un commento su questo?
“Se un mercato è ben visto e guardato da tanti player; questo significa che è un mercato interessante. Tutto ciò non può fare altro che stimolarci a fare meglio”.
– La filiera tiene di fronte a questa crisi di mercato? I produttori di IV gamma, riuniti sotto l’ombrello di UIF, sono ancora compatti ?
“Si”.
Mariangela Latella