In crescita il fatturato di Fresh Del Monte In Italia. Dopo aver sviluppato linee di frutta di IV Gamma nel 2021, punta ora sul packaging sostenibile e su frutta estiva di stagione. E valuta seriamente di entrare nel mercato dei succhi freschi tramite una partnership con un’azienda italiana.
L’assortimento di frutta di IV Gamma comprende circa 26 soluzioni a base di ananas e un mix di frutta alto vendente in formati monodose. Tra queste, 8 sono referenze a base di frutta estiva di stagione come anguria, melone e la macedonia classica con frutta estiva. La proposta include formati da 150, 200 e 400 grammi disponibili sia in confezioni a base di carta certificata FSC che in R-pet.
Ne parliamo con Dario Sambinello, direttore commerciale di Del Monte Fresh Italia.
– Qual è l’andamento del fatturato di IV Gamma di Fresh Del Monte?
“L’evoluzione del fatturato ha un trend positivo sia in Italia, dove siamo solo al secondo anno di produzione, sia nelle regioni come USA, UK o Francia, dove abbiamo un fatturato consolidato importante e dove siamo leader di mercato”.
– Quali sono gli sviluppi in programma?
“Del Monte ha nel proprio DNA l’innovazione ed è attenta ai bisogni del consumatore. Stiamo valutando attentamente il mercato dei succhi freschi e pensiamo tramite una partnership con un’azienda giovane ed italiana di presentarci sul mercato con un prodotto diverso da quello oggi presente, dove l’ananas è ancora una volta il centro focale del progetto. Uniremo anche in questo caso le capacità produttive e conoscenze sulla trasformazione alla nostra materia prima di qualità superiore rispetto al mercato e la nostra tradizione nel mondo dei succhi di frutta, anche se in questo caso si tratta di succhi freschi”.
– Come affrontate la particolare congiuntura sfavorevole di mercato che vede un’impennata globale di tutti i costi di produzione e di trasporto? Quali incidono maggiormente sul vostro giro d’affari e come ovviate, anche per perseguire gli obiettivi di sostenibilità?
“Del Monte muove i propri prodotti dai luoghi di produzione con aerei e navi. Quest’ultime hanno avuto un incremento dei costi marittimi che in alcuni casi si sono triplicati, ma, a differenza di altre compagnie, Del Monte non fattura ai propri clienti il costo del carburante. Inoltre le consegne ai clienti, mercati, distributori e GDO, avvengono su gomma ed anche in questo caso i costi dei trasporti hanno avuto impennate mai viste. Stiamo cercando ovviamente di ottimizzare i trasporti per ridurre il numero di navi utilizzate e siamo attenti alla possibilità di sostituire i principali combustibili con altri meno inquinanti”.
– Quali criticità si evidenziano nella produzione e commercializzazione dei vostri prodotti di IV Gamma a causa della situazione attuale di crisi economica e politica?
“Del Monte gestisce in prima persona la materia prima del fresh cut, in particolar modo l’ananas, che ha ovviamente risentito dell’aumento dei costi marittimi e delle materie prime come la carta per l’imballo. Abbiamo comunque assorbito parte degli incrementi dei costi, che nel caso degli imballi e dei trasporti hanno toccato il 15-20%, senza ribaltarlo sul costo finale del prodotto. Il distributore in un mercato un po’ nebuloso e statico, fatica a riconoscere i maggiori costi di produzione”.
– Nella IV e V Gamma come è evoluto il rapporto tra marca del produttore e MDD? E come si svilupperà nei prossimi mesi, dal vostro osservatorio, alla luce della situazione attuale?
“Del Monte è una delle marche più riconosciute nel settore ortofrutta ed è per il consumatore un valore aggiunto perché rappresenta qualità e sicurezza alimentare. Ciò nonostante, qualora si presentasse l’opportunità, saremmo disposti a valutare anche la possibilità di sviluppare private label, mantenendo però i nostri principi sulla qualità e bontà della merce e sulla sostenibilità”.
– È in programma un vostro eventuale ingresso anche nella IV e V gamma di verdure, magari stringendo accordi con partner italiani?
“Del Monte è sempre attenta alle necessità del mercato, in funzione però delle proprie peculiarità e delle proprie capacità produttive. In questo caso, però, non abbiamo ancora valutato questa opportunità, né quella di eventuali acquisizioni o fusioni”.
Mariangela Latella