La Linea Verde: “Fatturato in crescita, presto una nuova categoria di prodotto”

Il Gruppo La Linea Verde chiude il 2022 con 340 milioni di fatturato e un +6% rispetto al 2021, anno che già era stato di segno positivo dopo la drammatica parentesi dei lockdown.

“Raccogliamo oggi quello che abbiamo seminato”, ci spiega il presidente Andrea Battagliola. “Qualità e innovazione, soprattutto, ci hanno consentito di rimanere un punto di riferimento per i consumatori e per il mercato”.

In cima al podio dei prodotti che hanno trainato la crescita de La Linea Verde ci sono le Zuppe Fresche, sia in modalità Private Label che a marchio DimmidiSì: a questa categoria, cui l’azienda non smette di dedicare investimenti in ricerca e sviluppo, si deve quasi la metà della crescita nei primi dieci mesi dell’anno. Seguono i Piatti Unici DimmidiSì, le insalatone fresche e già pronte per il consumo. In terza posizione le insalate in busta.

“Sottolineo con fierezza – commenta Battagliola – il dato che più della metà della crescita totale de La Linea Verde si deve al nostro brand DimmidiSì: questo significa aver scelto il posizionamento corretto, essere stati in grado in pochi anni di costruire un patrimonio di fiducia inestimabile sia da parte dei buyer che dei consumatori che accolgono le nostre novità con entusiasmo e curiosità”.

“Durante il 2022 – prosegue il manager bresciano – abbiamo portato avanti alcuni progetti di implementazione della tecnologia che rende la nostra azienda un’eccellenza. Tra gli altri: l’avviamento di un innovativo sistema di biofiltrazione delle acque reflue finalizzato all’uso agricolo dell’acqua derivante dal lavaggio delle insalate e l’installazione di un ampio sistema di pannelli solari su tutta la superficie dello stabilimento di Manerbio per la produzione di una parte di energia in loco”.

Per quanto riguarda i prodotti, Battagliola fa presente che “abbiamo messo a servizio la nostra expertise per la proposta di nuove referenze tra cui La Fagiolata, che ha saputo replicare il successo della Zuppa di Lenticchie e Cime di rapa dello scorso anno, e prodotti in limited edition (come gli Estratti Vintage) che aiutano il trade ad avere un banco fresco sempre appealing e un’offerta mai banale che incuriosisce i consumatori”.

In tema di sostenibilità, in linea con il piano di responsabilità sociale corporate (CSR), La Linea Verde ha proseguito nell’impegno a sostegno di cause sul territorio di cui condivide valori e obiettivi, come il Banco Alimentare: “La partnership con questa importante realtà è diventata proprio nel 2022 ancora più solida. Grazie all’allestimento da parte dell’associazione di una cella refrigerata presso il nuovo magazzino di Brescia, La Linea Verde ora convoglia tutti i prodotti donati verso un unico interlocutore, sia per una gestione più efficiente del flusso delle merci sia per la trasparenza e la tracciabilità nella gestione del Banco Alimentare”.

Anche in tema di comunicazione è stato un anno che ha portato novità: “Su tutte la sponsorship della DeeJay Ten, un’iniziativa che ha dato al nostro brand DimmidiSì una grandissima visibilità”.

Ma quali sono le prospettive per i mesi invernali e per il 2023 più in generale? “Il tema dell’innovazione è cruciale da sempre per l’azienda e anche per il 2023 sarà la parola chiave: nel nuovo anno non mancheranno infatti novità, compreso il debutto in una nuova categoria con un progetto cui si sta lavorando da tempo. In qualità di Big Player, l’azienda sente la responsabilità di essere il motore di un mercato che sa, oggi più che in passato, dimostrarsi ricettivo di tanti stimoli nuovi”, fa presente Battagliola.

“L’innovazione riguarda e riguarderà non solo nuovi prodotti, ma anche investimenti in macchinari, software e tecnologia che – dal campo alla logistica – mettano la qualità del prodotto al centro e permettano di ridurre sempre di più l’impatto sull’ambiente. È questo il cuore del progetto Fast Farm to Fork che ha visto l’azienda allocare 25 milioni di euro per il triennio 2021-2023. Risorse ingenti, specie in un momento difficile come quello che stiamo affrontando in cui le aziende sono messe a dura prova dalla crisi energetica e dal conseguente aumento di tutte le voci di costo”.

Battagliola non si nasconde dietro un dito: “Per noi come per tutti il momento è difficile. Abbiamo scelto tuttavia di portare a termine quanto pianificato, certi che la sostenibilità sia la strada da percorrere. Entriamo adesso nell’ultima fase del nostro Fast Farm to Fork: molti progetti sono stati conclusi altri vedranno la luce proprio nei prossimi mesi. L’obiettivo è dotarci della migliore tecnologia disponibile al fine di ridurre gli sprechi di risorse, energie, materie prime, perfezionare il livello qualitativo dei prodotti, essere più sostenibili, per l’ambiente e le persone, così come definito nel nostro piano di CSR”. (m.ald.)

 

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