Una start-up spagnola coltiva luppolo in idroponica per “salvare” la birra a rischio climatico.
Nei magazzini fuori Madrid, i rampicanti di luppolo crescono sotto luci a LED e una stretta supervisione in quello che, secondo i fondatori della società iberica, potrebbe essere il modo migliore per rendere a prova di futuro la fornitura di un ingrediente chiave nella bevanda alcolica più famosa al mondo, ora minacciata dal cambiamento climatico.
Il luppolo abbisogna di lunghe giornate estive e temperature miti e viene tradizionalmente coltivato in climi temperati che si trovano in aree come l’Hallertau in Germania, la Repubblica Ceca o gli Stati Uniti nordoccidentali. Ma la siccità e i fenomeni climatici estremi ne stanno riducendo sia i raccolti che la qualità: un problema crescente per l’industria della birra.
Secondo le associazioni di categoria dei Paesi più interessati alla coltura, la produzione statunitense è diminuita del 12% su base annua nel 2022, mentre la produzione tedesca ha registrato un calo del 21%; le rese ceche sono diminuite addirittura di oltre il 40% a causa dell’eccesso di caldo e siccità.