di Cristina Latessa
IV e V Gamma in vetrina al Cibus del prossimo maggio. “A Cibus c’è tutto il mondo che viene a vedere il made in Italy agroalimentare, ed è l’unica fiera al mondo dove espongono solo aziende italiane”, dice Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma e della rassegna internazionale agroalimentare che ormai da 22 edizioni attira nel quartiere fieristico parmense operatori, aziende e buyer di tutto il mondo, crescendo di continuo nei numeri espositivi e di affluenza, nonché nelle novità proposte.
Lo scorso anno era toccato all’ortofrutta debuttare al Cibus Connecting Italy, edizione degli anni dispari di Cibus. Abbiamo quindi chiesto all’AD Cellie, in occasione della presentazione a Roma della 22esima edizione (Fiere di Parma, 7 -10 maggio), svoltasi presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida, del presidente di Fiere di Parma Franco Mosconi, del presidente Ice Matteo Zoppas e del presidente di Federalimentare Paolo Mascarino, di illustrarci come e se ci sarà ancora la presenza espositiva del settore ortofrutticolo all’interno delle fiere organizzate da Parma, che lo scorso anno ha stretto un accordo societario e operativo con Fiera Milano per una gestione armonizzata delle rispettive manifestazioni agroalimentari, Cibus e Tuttofood.

Antonio Cellie, Ad Fiere di Parma
Cellie, vedremo ortofrutta al ventiduesimo Cibus?
“Ci sarà posto per l’ortofrutta elaborata, quindi tutti i prodotti di quarta e quinta Gamma”.
L’ortofrutta fresca, dopo il debutto a Cibus Connecting Italy, tornerà ad essere protagonista nelle vostre Fiere?
“Cercheremo di rafforzarla all’interno di Tuttofood che abbiamo acquisito lo scorso anno in accordo con Fiera Milano; all’interno di questa manifestazione ci sarà sicuramente il reparto ortofrutta”.
– Come procede il ‘matrimonio’ Fiere di Parma-Fiera Milano avvenuto lo scorso anno?
“Procede benissimo, Fiera Milano è un partner industriale di primissimo livello, la realtà più importante d’Italia e tra le più importanti in Europa. Naturale dunque che, così come siamo alleati con Fiera Colonia, avere un alleato come Milano aiuta un piccolo giocatore ma molto efficiente come noi ad essere sempre più reattivo e presente sul mercato”.
A Cibus, sono attesi oltre 3.000 brand con una lista di attesa di 600 aziende; i buyer della grande distribuzione italiana e internazionale registrati sono ad oggi quasi 2.000, provenienti da mercati come Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito e Medio Oriente.
Il 2024 sarà inoltre l’anno dei Paesi dell’area Asean, con il ritorno della Cina, la grande assente durante la pandemia, e un’importante delegazione dal Giappone.
Su 120mila mq di superficie espositiva distribuita su 8 padiglioni la fiera offrirà uno spaccato completo del settore alimentare italiano, presentando in fiera tutto il meglio dei principali settori dell’agroalimentare Made in Italy: formaggi e derivati del latte, carni e salumi, gastronomia e prodotti surgelati, oltre alla sezione grocery, con pasta, dolci, conserve e condimenti, pilastro del nostro export agroalimentare.