10 domande al neopresidente di UIF IV Gamma Simone Zerbinati

di Mirko Aldinucci

Abbiamo rivolto 10 domande a Simone Zerbinati, neo presidente del Gruppo Prodotti Ortofrutticoli di IV e V Gamma di Unione Italiana Food.

Quali sono le linee programmatiche e le priorità che si è dato per il suo mandato?
Sicuramente le priorità sono strettamente legate alla prosecuzione delle attività del precedente mandato, tra cui la revisione della normativa di IV Gamma e la corretta interpretazione e messa a terra del regolamento sull’origine del prodotto. Tra i nuovi obiettivi del mandato, inoltre, c’è la volontà di trovare soluzioni che possano ottimizzare gli aspetti industriali della IV Gamma per far fronte alle sfide che l’industria alimentare si trova ad affrontare quotidianamente. Ci sarà inoltre il massimo impegno per aumentare la base associativa perché, sembra scontato dirlo, ma più il gruppo è strutturato e più gli obiettivi comuni possono essere raggiunti con velocità e soddisfazione.

Pensa sia possibile aumentare la base associata includendo ulteriori aziende del settore e magari altre categorie di prodotto vicine alla IV Gamma, come ad esempio il vertical farming?
Assolutamente sì. Come anticipato, l’aumento della base associativa è tra i principali obiettivi del mandato. Una vertical farm è già diventata nostra associata da qualche tempo e di recente il gruppo si è ampliato includendo anche la V Gamma; questo sicuramente favorirà la possibilità di aumentare le aziende associate grazie ad un focus sempre maggiore anche sul comparto dei piatti pronti freschi a base di verdura.

Regolamento europeo sull’origine, PPWR… le sfide “normative” per la IV Gamma non mancano: UIF può fare qualcosa?
Gli aspetti normativi sono un tema ricorrente per la IV Gamma. Unione Italiana Food, grazie all’ottimo lavoro del Comitato Tecnico istituito proprio per seguire al meglio queste dinamiche, supporta attivamente le aziende associate facendo da collettore per tutte le necessità che ci possono essere e mediando con gli stakeholder interessati per trovare la soluzione migliore per tutte le aziende.

C’è poi il tema dei consumi e della comunicazione all’esterno per assicurare una corretta immagine a un settore che spesso finisce, ingiustamente, nel mirino dei media generalisti: come intende procedere?
Quello che stiamo facendo come associazione con la campagna di comunicazione di categoria “Fresche e Pronte” ha l’obiettivo, in primo luogo, di far conoscere meglio il prodotto ai consumatori, condividendo informazioni e plus dei prodotti di IV e V Gamma. Il nostro obiettivo è proprio quello di informare: dovessero esserci ancora dubbi sui prodotti pronti al consumo, la nostra mission deve essere quella di trasmettere la naturalezza e semplicità del comparto, che ha tutte le caratteristiche positive del fresco e le garanzie di sicurezza, qualità e altissimi livelli tecnologici delle aziende produttrici.
La campagna omnichannel che abbiamo avviato per far conoscere meglio il nostro mondo si articola in diverse attività: una forte presenza sul web e sui social media, il coinvolgimento di influencer per raggiungere anche un target più giovane e consapevole, la partecipazione a programmi televisivi con contenuti a carattere educativo dedicati alla IV e V Gamma, oltre ad eventi on field pensati per far conoscere più da vicino il nostro comparto. Il prossimo appuntamento è già in programma per settembre.

Il settore è in fase di assestamento con l’entrata in scena di fondi e “big” industriali in alcune delle principali realtà nate come aziende familiari: un processo destinato a proseguire?
Ci sarà una razionalizzazione, in futuro, con una riduzione di player?

È un processo naturale se si pensa ad un mercato maturo dal punto di vista dei numeri (vale circa 1,2 miliardi di euro). Se altri stakeholder sono affascinati dal nostro mondo significa che intravedono delle opportunità. Questo, quindi, significa portare più valore alla categoria, agevolando il percorso naturale di crescita, innovazione e sviluppo che può essere intrapreso dalle aziende come sta succedendo anche in altri settori.

Come è nata la sua candidatura alla presidenza?
Prima di tutto devo ringraziare sinceramente Andrea Battagliola per il lavoro svolto durante questi anni. Frequento UIF dal 2010, quando ancora era “Aiipa” e ho deciso di candidarmi per guidare il Gruppo IV e V Gamma nonostante il periodo socio-economico sia complesso in quanto credo che il valore aggiunto di un’associazione sia rappresentato proprio dall’affrontare insieme sfide e opportunità che da tempo caratterizzano il settore.
Durante l’elezione abbiamo avuto modo di condividere con le aziende associate alcuni obiettivi futuri e ringrazio ognuna di loro per lo spirito collaborativo dimostrato. La “propositività” è sicuramente un ottimo modo per portare la giusta energia al Gruppo.

Come è andato il mercato della IV Gamma nei primi 5-6 mesi del 2025?
Secondo elaborazioni UIF su dati NielsenIQ, da gennaio a maggio 2025 la IV Gamma ha registrato un fatturato di oltre 440 milioni di euro, tra frutta e verdura già pronta al consumo, raggiungendo quasi 65 mila tonnellate vendute.
Le verdure hanno generato oltre 422 milioni di euro (+2,3% su base annua), mentre la frutta ha raggiunto i 17 milioni (+7%).

Quali sono le categorie di prodotto che, sulla base degli ultimi dati, stanno correndo di più?
Come vede il futuro della IV e V Gamma in Italia?

I dati mostrano un forte gradimento per le insalate monovarietali (soprattutto croccanti, +6% a valore). Crescono anche le verdure da cuocere (+5,7% a valore) e la frutta di IV Gamma (+2,7% a valore). La filiera italiana continua a essere un punto di riferimento per un’alimentazione sana e moderna, con circa 30.000 addetti impiegati. Stiamo parlando di un mercato che nel suo complesso vale circa 1.2 miliardi di euro e sappiamo che i consumi di prodotti servizio, soprattutto se a base vegetale, sono in costante crescita. Per questo motivo, pensiamo che ci siano solo grandi opportunità da cogliere in maniera ottimistica e propositiva.

redazione@freshcutnews.it

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