Fri El investe: 30 ettari di serre, sviluppo dei progetti green. E la produzione cresce

di Mirko Aldinucci

Al via una collaborazione tra Fri-el Green House, Regione Emilia-Romagna, Comuni di Comacchio, Ostellato e Portomaggiore e S.i.pro – Agenzia Provinciale per lo Sviluppo territoriale che consentirà un ulteriore sviluppo dell’azienda attiva, nel ferrarese, nel settore delle serre idroponiche e della produzione di energia da fonti rinnovabili.

L’intervento di Florian Gostner in conferenza stampa

Nello specifico, come è stato detto in una conferenza stampa che si è svolta venerdì 25 luglio, il progetto di sviluppo territoriale prevede l’ampliamento delle serre idroponiche di Fri-el a San Giovanni di Ostellato, uno stabilimento che oggi conta circa 600 dipendenti, allestendo altri 30 ettari di serre, arrivando a una dimensione che per la gestione richiederà nuovi 400 posti di lavoro.

Serre galleggianti Fri El

Nelle serre è anche in previsione la realizzazione di un impianto geotermico per l’immissione di energia termica, da fonte rinnovabile, nel processo produttivo, un’innovazione che permetterà di coprire l’intero fabbisogno termico delle serre durante l’anno, immagazzinando calore nei mesi estivi che andrà successivamente a coprire i picchi di richiesta invernali, garantendo una riduzione di circa 30mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica all’anno.

Fri-El è oggi attiva nel territorio di Ostellato nella coltivazione di pomodori e orticole attraverso tecnologie idroponiche avanzate, una tecnologia che permette, una riduzione del consumo di suolo di circa il 70% e una riduzione del consumo idrico di circo l’80% rispetto all’agricoltura tradizionale a parità di produzione annua. Nel primo semestre ha prodotto 90mila quintali di ortaggi contro i 77,6mila quintali dei primi sei mesi del 2024, anno che si era chiuso con un volume totale di 130mila quintali.

Fri-el ha stipulato con S.i.pro – Agenzia Provinciale per lo Sviluppo territoriale, una opzione per l’acquisto dell’area dell’ex zuccherificio di Comacchio, un complesso su cui sono previsti la costruzione di un nuovo impianto fotovoltaico per la produzione di 24 Megawatt e la riqualificazione e recupero di costruzioni fatiscenti da destinare ad attività di servizio e a uso pubblico, tra cui anche un parco pubblico attrezzato.

Ulteriore obiettivo di Fri-el, sulla base del modello applicato per l’ex zuccherificio, è la ricerca e la riqualificazione di aree dismesse sul territorio del Basso Ferrarese, per installare impianti fotovoltaici e creare nuovi spazi utilizzabili ridando vita a aree inutilizzate da decenni. Tra queste potrebbe rientrare l’area dismessa di proprietà di Conserve Italia nel Comune di Portomaggiore, sulla cui acquisizione è in corso un’interlocuzione.

Prevista anche la realizzazione di un centro turistico ricreativo d’eccellenza a impatto zero a Portomaggiore e l’attivazione di politiche di welfare territoriale per contrastare lo spopolamento attraverso il potenziamento della mobilità tra i comuni limitrofi, il recupero edilizio per favorire l’insediamento di nuovi nuclei familiari e lo sviluppo delle comunità energetiche.

“Con questo progetto vogliamo ridare slancio a un’area che merita maggiore attenzione e valorizzazione, dimostrando che innovazione, sostenibilità e inclusione possano diventare leve concrete di sviluppo – ha dichiarato Florian Gostner, CEO di Fri-El Green House e aggiunge – abbiamo scelto di investire nel Basso Ferrarese perché crediamo profondamente nel suo potenziale: nella forza del lavoro, nella ricchezza ambientale e culturale, nella possibilità di costruire un modello di rigenerazione territoriale replicabile anche altrove. Fri-el Green House ha sempre adottato un approccio integrato tra impresa e comunità. L’ampliamento delle nostre serre, il recupero di aree industriali dismesse, il centro turistico sostenibile ai Due Laghi, le politiche per la casa e la mobilità: ogni intervento è pensato per generare valore condiviso, lavoro qualificato e nuove opportunità per chi vive e vivrà questo territorio. Siamo orgogliosi di lavorare fianco a fianco con le istituzioni locali e regionali per costruire insieme un futuro concreto, sostenibile e inclusivo per il Basso Ferrarese.”

Foto di gruppo al termine della conferenza stampa

“Siamo di fronte a un modello di sviluppo territoriale integrato e replicabile, fondato sull’integrazione tra lavoro, innovazione, sostenibilità e inclusione sociale – ha commentato il vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla -. Un progetto e un modello istituzionale sperimentale ambizioso, i cui obiettivi sono delle vere e proprie leve di sviluppo per l’intero sistema territoriale ferrarese”.
Per contrastare il calo di popolazione e l’elevato tasso di invecchiamento, entrambi elementi che concorrono a rendere difficile il reperimento di manodopera locale, il gruppo Fri-el si è reso disponibile a sperimentare politiche di welfare territoriale su iniziative specifiche, tra cui la mobilità – potenziando il servizio di collegamento tra i centri urbani e il sito produttivo di Fri-el Green House e l’area industriale di Ostellato – e la casa, favorendo il recupero edilizio di contesti urbani rurali in abbandono e insediamento di nuovi nuclei familiari per poter così contare su nuova occupazione. Non solo, sul piano della residenzialità è prevista anche una parte di mediazione linguistica e culturale per favorire la piena integrazione della manodopera straniera.

A questo si aggiunge infine la possibilità di sviluppare localmente le cosiddette “green community”, comunità energetiche in collaborazione tra pubblico e privato, che possono rappresentare un elemento di ammodernamento delle aree interne, invertendo la rotta dello spopolamento e rendere nuovamente attrattive le aree più fragili.

Cos’è Pangea
“PANGEA” rappresenta il programma nazionale di investimenti del Gruppo Fri-el nel settore della geotermia, ponendosi come iniziativa nazionale strategica per accelerare la transizione energetica, stimolare l’innovazione e creare nuove opportunità occupazionali in Italia. Ad oggi, sono attivi venti permessi di Ricerca distribuiti tra Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, a testimonianza del forte radicamento del progetto sul territorio nazionale.
Per Fri-el, puntare sulla geotermia significa rafforzare la leadership tecnologica italiana in campo energetico, contribuendo anche alla riduzione delle emissioni e alla diminuzione della dipendenza da fonti fossili e dall’importazione di gas dall’estero.

Il progetto pilota di Ostellato
Il polo geotermico di Ostellato costituisce il “progetto pilota” del piano nazionale e si integrerà con la produzione in serra della Fri-el Green House, fornendo energia termica indispensabile per la produzione agricola. La messa in esercizio dell’impianto sarà necessaria per poter ampliare il complesso serricolo, che diventerà il più grande insediamento di coltivazione idroponica d’Italia, con un impatto rilevante sull’occupazione locale: si prevede la creazione di 400 nuovi posti di lavoro nel Basso Ferrarese.

Caratteristiche e innovazione tecnologica
L’obiettivo principale è sfruttare la risorsa geotermica per produrre circa 9 MWt di energia termica destinata all’alimentazione delle serre e alle loro future espansioni. L’impianto utilizzerà doppietti geotermici inseriti all’interno di pozzi di estrazione e reiniezione, garantendo così l’assenza di emissioni in atmosfera e la conservazione della risorsa geotermica.
Un elemento di forte innovazione sarà l’introduzione di un sistema di stoccaggio stagionale dell’energia termica, sfruttando un serbatoio silicoclastico (sabbioso) naturale presente nel sottosuolo. Questa tecnologia consentirà di accumulare calore nei mesi estivi per utilizzarlo durante i picchi di consumo invernali, assicurando così la copertura integrale del fabbisogno termico delle serre durante tutto l’anno.

Benefici ambientali e impatto
Il progetto comporterà una significativa riduzione delle emissioni di CO₂, stimata in circa 30.000 tonnellate all’anno, posizionando l’impianto tra le eccellenze tecnologiche e ambientali a livello nazionale e europeo nel settore della geotermia applicata all’agricoltura.

redazione@freshcutnews.it

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