Da Belgravia a Cultiva, da Fresco Senso a La Linea Verde, da Gruppo Agribologna a Freddi Prodotti ortofrutticoli a Pedon: ci sarà una significativa rappresentanza di aziende della IV e V Gamma a Marca by Bologna Fiere (sopra una foto d’archivio), in programma martedì 12 e mercoledì 13 aprile nel quartiere fieristico felsineo.
E poi tanta ortofrutta di prima gamma, aziende specializzate in frutta secca, imprese del mondo dei surgelati e copacker di punta come Fruttagel insieme a realtà che strizzano l’occhio alle ultime tendenze di consumo come FelsineoVeg, azienda del Gruppo Felsineo specializzata in affettati vegetali e biologici. Proprio il bio è un altro segmento di spicco della due giorni bolognese che, come tradizione, ospiterà i maggiori gruppi della GDO e proporrà interessanti approfondimenti in una ricca parte convegnistica.
Nel primo trimestre del 2022 la marca del distributore ha ricominciato intanto a crescere a un ritmo superiore rispetto al totale mercato (+2,7% contro +1,6%) riguadagnando quota, malgrado un’inflazione media più elevata (2,3%): è quanto emerge dal “XVIII Rapporto Marca by BolognaFiere” curato da IRi-Information Resources che mercoledì 13 aprile, alle 10, verrà presentato nel corso della diciottesima edizione della manifestazione. I dati sono basati sulle evidenze raccolte da IRi Liquid Data fino al 20 marzo 2022, prendendo in considerazione ipermercati, supermercati e il libero servizio piccolo. L’anno in corso riprende dunque in discontinuità, cioè col segno ‘più’, rispetto a quanto osservato nel 2021.
La risposta del settore all’aumento dei listini è il taglio della pressione promozionale, che nella MDD raggiunge i -1,7 punti, senza provocare effetti sui volumi (+1,0%).
Dopo un 2020 straordinario, in cui la Mdd aveva raggiunto e superato la quota del 20%, toccando gli 11,8 miliardi di euro di vendite nel largo consumo confezionato, il 2021 si è chiuso con un fatturato complessivo pari a 11,7 miliardi di euro (-0,9%) e una quota del 19,8% (-0,3 punti rispetto all’anno precedente).
Va detto che, nonostante il calo, quello del 2021 rimane un fatturato superiore del +9 rispetto al 2019, così come la quota assortimentale raggiunge il 15% e fa segnare +0,3 punti rispetto a quella dell’anno pre-pandemia.
Il rapporto evidenzia, poi, che le linee specialistiche e ad alto valore aggiunto confermano buone performance anche nel 2021: il Premium registra un balzo del +13,6% e il Funzionale del +6%. Rallenta, invece, lo sviluppo del Bio che, dopo aver chiuso un 2020 in crescita del +6,8%, si attesta al +1,5%.
Il segmento Insegna, il più importante della Marca del Distributore (detiene il 69,9% del fatturato complessivo), nell’anno appena concluso ha subito una contrazione del 3,2%, ma i livelli di fatturato sono superiori al 2019, con una crescita del +5,3%. (m.a.)