Martedì primo novembre è stato “celebrato” il World Vegan Day. Secondo le rilevazioni di Eurispes riferiti all’Italia i vegani, nel 2022, sarebbero l’1,3% della popolazione, all’incirca 800 mila persone: si tratta di un dato in calo rispetto al 2021 quando la percentuale era del 2,4% e del 2020 quando era del 2,2%. Proprio il 2020 è stato l’anno d’oro, con una popolazione tra vegani e vegetariani che era arrivata in totale al 9% della popolazione.
Quasi 1 italiano su 10 quell’anno aveva detto addio alla carne. Per il 2022 invece gli italiani che si dichiarano vegetariani si fermano al 5,4% per un totale combinato del 6,9% della popolazione che ha scelto di non mangiare carne. Nel 2014, primo anno in cui è stata condotta l’indagine sul numero dei vegani in Italia, la percentuale si attestava attorno allo 0,6%.
Le alternative vegetali ai prodotti animali giocano un ruolo sempre più centrale nella spesa, soprattutto in quella degli italiani: il 37,9% delle famiglie ha acquistato alimenti plant based, mentre sono aumentate del 47% le vendite delle bevande, del 44% quelle dei piatti pronti, del 35% quelle dei surgelati e del 34% quelle di salse e condimenti.
Il boom ha attirato l’attenzione delle aziende del food&beverage, che hanno iniziato a investire nella fake meat. Come ha evidenziato Statista.com, il settore plant based è “uno dei più promettenti del comparto alimentare: nel 2020 valeva oltre 12,8 miliardi di dollari e supererà i 35 miliardi nel 2027”. Uber Eats, invece, ha rivelato che nel 2021 gli ordini di cibi vegani sono cresciuti del 165% rispetto all’anno precedente. Qual è il piatto più consegnato? L‘hamburger veg.
Stando a Eurispes, ancora, sono soprattutto i giovani e giovani adulti a guidare la scelta di dire addio ai prodotti di origine animale. Se si prende in considerazione la fascia d’età tra i 18 e i 24 anni la percentuale di quanti vegani ci sono in Italia sale al 4,8% anche se la parte del leone la fanno i 25-34 enni con circa il 6,4% di vegani. All’altro estremo dello spettro invece le persone più anziane che faticano ad abbandonare le vecchie abitudini alimentari. Per gli ultra 65enni infatti solo lo 0,2% della popolazione si dichiara vegana. Quando si considera invece il genere a sorpresa e in controtendenza rispetto agli anni precedenti, sono più gli uomini a dichiararsi vegani rispetto alle donne, ben l’1,7% rispetto allo 0,9%.