di Cristina Latessa
A Battipaglia (Salerno), ogni giorno escono dallo stabilimento di Rago Group oltre 110.000 buste di verdure fresche pronte al consumo. È la IV Gamma, colonna portante dell’azienda, che da sola rappresenta il 70% del fatturato e che taglia un traguardo importante: 25 anni di attività. Un compleanno che celebra non solo la crescita produttiva, ma anche la costanza negli investimenti – 8 milioni di euro negli ultimi tre anni – e un’identità sempre più chiara.
“Nel primo trimestre del 2025 – racconta il CEO Rosario Rago al Corriere Ortofrutticolo – abbiamo registrato un +15-18% di vendite sulla IV Gamma. Siamo in linea con l’obiettivo di superare i 40 milioni di euro di fatturato entro l’anno”.
Tra i protagonisti del successo, spicca la nuova linea di insalate “Come te”, ideata da Luciana Rago, responsabile comunicazione e marketing: “Una linea ispirata a figure femminili – spiega Rosario – che ha raddoppiato i numeri della produzione a marchio proprio. Il pubblico l’ha accolta con entusiasmo, anche grazie alla nostra nuova web app che offre un’esperienza interattiva col consumatore e ci aiuta a captare i trend in tempo reale.”

Luciana Rago
Il 2025 vedrà la conferma di altri prodotti vincenti: angurie a fette, carciofi arrostiti di V Gamma – che hanno raccolto ottimi feedback – e la gamma consolidata di aromatiche. “La nostra forza – aggiunge Rago – è nella filiera controllata, che ci permette di garantire continuità di fornitura e qualità costante ai nostri partner, creando relazioni solide e durature.”
Valorizzare la IV Gamma: ora o mai più
Il settore, però, soffre. “I margini sono compressi al limite – ammette Rosario – e alcune aziende hanno già chiuso. Serve un cambio di passo: basta guerre di prezzo, la GDO deve imparare a valorizzare un prodotto ad alto contenuto di servizio, riconoscendogli il giusto prezzo”. Secondo il CEO di Rago Group, la grande distribuzione sta iniziando a percepire il problema, soprattutto a fronte delle difficoltà di approvvigionamento nella Prima Gamma.
Tecnologia, sì. Ma con criterio
Rago Group sperimenta da tempo il vertical farming, ma senza illusioni. “Lo usiamo per fare test rapidi e campionature, ma non è sostenibile su larga scala: i costi sono ancora troppo alti rispetto alla coltivazione in campo aperto.”
Europa, IV Gamma e informazione corretta
In qualità di rappresentante italiano per Confagricoltura nel Gruppo europeo di Contatto per la IV Gamma, Rosario è in prima linea anche nelle dinamiche normative: “Si discute molto di etichettatura di origine e nuove regole sugli imballaggi. Ma servono regole armonizzate a livello UE, non soluzioni spot come in Francia o Spagna. E poi stiamo lavorando a una campagna di comunicazione europea, per contrastare le fake news che penalizzano la IV Gamma. Sarà l’Italia a guidare la proposta al tavolo di settembre”.