Arrivano sul mercato le serre idroponiche pret-a-porter dell’israeliana TAP Ltd, società specializzata nella produzione su larga scala di microgreen con 60 anni di esperienza nel settore.
Si tratta di tunnel in plastica rivolti alle piccole e medie aziende agricole, all’urban farming (leggi anche produzione personale) oppure anche ai produttori che hanno voglia di buttarsi nel settore della coltivazione di microgreen a rischi praticamente zero.
L’azienda offre il pacchetto completo, dall’istallazione della serra, con impianto di irrigazione e di refrigerazione, l’assistenza alla coltivazione fino alla fornitura dei packaging per i primi tre mesi. Le soluzioni di serra offerte si rivolgono a diverse tipologie di clima (tropicale, mediterraneo e fredde) per un prezzo che oscilla da 55mila a 75mila euro per unità da 500 mq.
“Il progetto è altamente innovativo – ci spiega Avner Shoet, top manager di 2BFresh il brand di microgreen della TAP Ltd il cui acronimo sta per Teshuva Agricoltural Projects –. Attualmente abbiamo due unità installate in Israele che vendono tutta la produzione che oscilla tra le 6 e le 12 tonnellate per unità all’anno. Da gennaio abbiamo impiantato una serra nelle Filippine, due in Corea del Sud che sono operative dall’inizio di marzo e da questa settimana hanno iniziato a produrre, oltre a due serre nelle Mauritius che saranno operative da aprile”.
Ci vuole meno di un mese per realizzare l’impianto e dalle 6 alle 8 settimane per andare in produzione e ottenere i primi ritorni econoimici. Tra le varietà coltivabili diverse cultivar di lattughe, basilico, arugula, spinaci, crescione, kale, prezzemolo, coriandolo, erba cipollina e ravanello.
“Gli impianti – continua Shohet – sono inoltre progettati per ridurre il consumo di acqua fino al 70% grazie ad un impianto di riciclo. Inoltre l’acqua addizionata con i nutrienti per le piante e destinata alle vaschette idroponiche, non entra a contatto con il terreno e quindi non contamina le falde acquifere sotterranee”.
Mariangela Latella