Orsero, McGarlet e Spreafico alla sfida della IV Gamma di frutta 

Con un fatturato di 33 milioni di euro all’anno (marzo 2018 – marzo 2019, fonte Nomisma) la frutta di IV Gamma rappresenta un segmento dalle ampie potenzialità, espresse in particolar modo nel periodo in cui caldo, afa e le lunghe giornate fuori casa tipiche del periodo estivo la fanno da padrone.

“Da un punto di vista numerico è ancora presto per fare un bilancio sul 2019, considerando la spiccata stagionalità del prodotto; solo dopo settembre potremmo avere dati indicativi e quindi valutabili”, dichiara prudenzialmente a Fresh Cut News Mattia Beda, responsabile del progetto IV Gamma del Gruppo Orsero. “Dal nostro osservatorio, tuttavia, la IV Gamma rappresenta un prodotto che attira sempre più l’interesse dei consumatori perché risponde alle esigenze di praticità, salubrità e di comodità della vita di oggi, i cui ritmi sempre più frenetici stanno incidendo sulla crescita di questa categoria”.

Un trend confermato anche da Alessandra Menegon di McGarlet che, sebbene segnali il mese di luglio come il principale in termini di vendite e quello di agosto come particolarmente anomalo per il fatturato in aumento al Centro Sud a causa dello svuotarsi delle grandi città del Nord, ammette che “negli ultimi anni, nei mesi invernali, al calo percentuale dei ricavi  corrisponde un tendenziale incremento in termini di rotazione a scaffale”.

L’attrattività della categoria è stata recepita appieno anche da Spreafico che recentemente ha lanciato la nuova linea FruEat per il ready-to-eat. “L’azienda ha investito in un importante progetto di rinnovamento del reparto di IV Gamma – spiega Viviana Marini, brand manager FruEat – diventato così uno dei più avanzati per tecnologia e valorizzando al contempo lo spazio dedicato all’opera di taglio manuale della frutta, elemento chiave dell’alta qualità di questa nostra linea di prodotto”.

In riferimento alle referenze più richieste, i player contattati da Fresh Cut News concordano nel confermare ananas e cocco i più altovendenti della categoria. Tuttavia, rileva soddisfatto Beda di Orsero “si sono registrati feedback incoraggianti dall’esperienza appena conclusa con il temporary store alla Stazione Centrale di Milano in termini di apprezzamento verso i mix di frutta, dalla macedonia tradizionale a quella tropicale. Un risultato che non ci aspettavamo e completamente opposto alla domanda a cui siamo abituati all’interno della GDO dove il mono prodotto, come appunto l’ananas e a seguire il cocco, è la versione più richiesta”.

L’affacciarsi a nuovi canali distributivi potrebbe dunque rappresentare il prossimo step per il segmento della frutta di IV Gamma, un’evoluzione che per certi versi sembra obbligata per soddisfare i nuovi bisogni del cliente finale. “Un dato rilevante emerso dall’esperienza del temporary store milanese è riconducibile al grande successo registrato per i grandi formati, le vaschette da 500 grammi. Nella grande distribuzione, infatti, i buyer sono tendenzialmente scettici  a proporre le vaschette da 500 e 700 grammi perché hanno delle battute di cassa un po’ più alte, tuttavia abbiamo osservato che il cliente finale è attratto dal grande formato, in quanto lo considera un ottimo sostituto di un pasto veloce”.

Nuovi formati e nuovi canali di vendita potrebbero facilitare l’ulteriore e forse definitiva fidelizzazione del consumatore. “Per noi – conclude da parte sua Viviana Marini – la sfida è proprio di trovare nuovi sbocchi, complementari alla GDO, sfruttando al massimo il rinnovato e ancor più ampio assortimento della nostra IV Gamma di frutta”.

Chiara Brandi

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