È partita con risultati positivi la campagna commerciale delle angurie Sanlidano. Tra una decina di giorni, l’azienda di Sezze Scalo, in provincia di Latina, specializzata nella produzione di IV Gamma, inizierà anche la produzione e la vendita del prodotto a fette. “Per il ‘cocomero a spicchi’ non si può parlare di IV Gamma in senso stretto poiché non è edibile nella sua interezza; sicuramente si tratta di una referenza che si contraddistingue per la sua praticità di consumo e qualità”, spiega il direttore commerciale Matteo Testa a Fresh Cut News.
“Il comparto della frutta fresh cut è in continua crescita e nel caso specifico delle angurie negli ultimi anni abbiamo registrato trend a doppia cifra, con picchi di vendita nelle fasi iniziali e finali della stagione. Il successo di questa referenza – continua Testa – è evidenziato anche dall’aumento costante delle insegne della GDO nel nostro portafoglio, che preferiscono affidarsi alla professionalità di un’azienda esterna anziché lavorare il prodotto in punto vendita”.
Da un paio d’anni Sanlidano ha introdotto in assortimento i cubetti di cocomero. “Per ora questo tipo di proposta rappresenta una piccola parte del fatturato ma gli spazi di crescita sono ampi. L’attuale situazione tuttavia potrebbe premiare ancora una volta il prodotto tagliato. L’aumento dei consumi casalinghi dovuto alle restrizioni imposte all’horeca, infatti, dovrebbe indurre all’acquisto nuovi consumatori. Essendo però inesperti, potrebbero preferire le fette (o addirittura i cubetti) a quello intero, per superare i timori legati alla propria incapacità di scelta e dunque alla qualità del prodotto”.
Un tale comportamento dunque fugherebbe ogni dubbio circa l’eventuale cannibalizzazione da parte delle mini angurie: “Non penso che siano proposte in concorrenza – conclude Testa -. Sebbene infatti siano entrambe referenze preferite da un tipo di consumatore cosiddetto ‘evoluto’, le fette si rivolgono a chi, su tutto, vuole la garanzia visiva della qualità interna del prodotto. Dati alla mano, l’andamento delle vendite lo dimostra”.
Chiara Brandi