Grazie allo sviluppo di una linea di prima gamma evoluta, la cooperativa agricola Biodiffusione con base a Mazzè in provincia di Torino (26 associati per 830 ettari aggregati), è riuscita a tamponare le perdite generate dal blocco del Paese per l’emergenza Covid.
“Il 35% del nostro fatturato era generato dalla vendita di IV Gamma destinata per il 70% al canale della ristorazione soprattutto quella da viaggio. Tra i nostri fornitori, ad esempio, c’è il gruppo MyChef specializzato nella ristorazione aeroportuale e tutti i principali operatori del settore. Il resto del nostro fatturato, complessivamente circa 20 milioni di euro, derivava dalla vendita alla GDO di orticole vendute sfuse per i reparti di ortofrutta”.
La chiusura del canale horeca ha determinato per l’azienda un calo drastico del fatturato, che per quanto riguarda la IV Gamma ha significato una perdita del 50%. Nei passati due mesi bui, Biodiffusione ha dovuto rallentare al massimo l’attività dello stabilimento e da 40 operatori diretti sulle linee di processo, ci sono stati giorni in cui erano solo in quattro.
“Siamo riusciti a tamponare la caduta in picchiata, evitando quindi l’azzeramento di tutto quel 70% di IV Gamma destinato alla ristorazione, inventandoci una gamma di referenze di prima gamma evoluta che in qualche modo incontravano le richieste della domanda della GDO in tempo di Covid, ossia prodotti freschi e confezionati. In questo modo abbiamo recuperato un 20% introducendo confezioni da 350 grammi di mix insoliti per gli scaffali dei supermercati perché tipici delle forniture per la ristorazione. Abbiamo proposto sei o sette referenze, come i porri a rondelle, le zucchine a cubetti, la caponata, e adesso anche il pinzimonio, arrivando a distribuire qualcosa come 200 colli al giorno. Certo non siamo riusciti a colmare il buco creato dalla chiusura del canale horeca, ma adesso, già nella Fase 2, si comincia a risalire. Abbiamo già ripreso con 20 addetti alle linee di lavorazione e le referenze di prima gamma evoluta sembrano essere destinate a diventare un di più nella nostra produzione dal momento che la richiesta da parte della GDO non è rallentata per noi, nonostante il trend generale di calo di richiesta di prodotti freschi confezionati che si attesta a un -10%”.
Un’azienda della cooperativa, la Cascina Mondino, con 4 ettari di prodotti ortofrutticoli, ha invece optato per la vendita diretta, non solo per i propri prodotti sfusi ma anche per quelli di IV Gamma. “In realtà – ci spiega Flavio Mondino, titolare dell’azienda – sono vent’anni che facciamo vendita diretta. Conferiamo alla cooperativa il 20% della nostra produzione, l’80% lo vendiamo al mercato”.
Mariangela Latella