Riconosciuto l’IGP alla rucola della Piana del Sele

La Commissione Europea ha dato l’ok all’iscrizione della rucola della Piana del Sele nell’elenco dei prodotti IGP dell’Unione Europea.

È stato infatti pubblicato il regolamento di esecuzione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 3 agosto. La Commissione Europea ha dunque concluso l’esame del dossier chiudendo così l’istruttoria avviata nel 2018 dopo il via libera del Ministero per le Politiche Agricole italiano.

“È l’inizio di un percorso virtuoso – esulta Vito Busillo, presidente di Coldiretti Salerno e dell’Associazione per la valorizzazione dei prodotti di IV Gamma della Piana del Sele – che, grazie al sostegno della Regione Campania, del Mipaaf e dell’Unione Europea, punta a rafforzare l’economia della Piana del Sele partendo da un’eccellenza del territorio già conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Festeggiamo un nuovo marchio d’eccellenza europeo per la provincia di Salerno e un nuovo traguardo: il marchio IGP sarà in grado di fornire un importante valore aggiunto a un prodotto che già gode del consolidato accostamento tra identità territoriale ed eccellenza agroalimentare”.

A garantire i consumatori, dunque, e a far affermare la rucola della Piana del Sele IGP sui mercati mondiali, sarà dunque il bollino europeo e un dettagliato rigido disciplinare che definisce le caratteristiche di un prodotto unico nel suo genere, la cui coltivazione è favorita da un’azione combinata del terreno agricolo e del clima mediterraneo, costituito da scarse escursioni termiche, elevata luminosità diurna, temperature medie più alte degli altri bacini produttivi.

“È la notizia che tutta la Piana del Sele attendeva – sottolinea Busillo -, parliamo del polo produttivo più importante in Italia per la rucola e per tutti i prodotti orticoli di quarta gamma. Un prodotto agricolo in continua crescita, passato in tre anni da 15 a 18 milioni di consumatori con una stima di aumento di 2 milioni l’anno e una crescita del 20% della produzione”. ​

La Rucola della Piana del Sele diventa così il 25° prodotto campano a marchio DOP/IGP, il 14° nell’ortofrutta.  La produzione interessa attualmente una superficie di circa 3100 ettari, distribuiti sugli 8 Comuni che compongono tale area geografica, con una produzione media degli ultimi anni pari a 110 mila tonnellate di prodotto, che è il 65% circa della produzione nazionale, con un fatturato medio annuo di oltre 50 milioni di euro. Le aziende agricole interessate alla sua coltivazione sono 380 a cui vanno aggiunte le 35 imprese che curano la successiva fase di lavorazione, confezionamento e commercializzazione.

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