Tutta la IV Gamma della Piana del Sele rischia di non poter ottenere la nuova certificazione Global Gap sul risparmio idrico, istituita nel corso di quest’anno e denominata Spring. Lo anticipa Rosario Rago che abbiamo sentito nel corso del Macfrut Digital, rivelandoci in anteprima, le sue preoccupazioni: “Tra i principali rischi, c’è quello di venire esclusi dalla grande distribuzione che ormai richiede tutte le certificazioni Global Gap e tra queste anche la nuova nata Spring”.
Alla base del problema, ci sarebbe il braccio di ferro innescato tra il Consorzio di bonifica della Destra del Sele e la Provincia di Salerno che ha la competenza per la concessione delle licenze dell’uso dei pozzi su delega della Regione Campania. Un uso che il Consorzio di Bonifica salernitano contesta perché allontana dall’uso della risorsa irrigua fornita dai canali consortili.
“Il problema – precisa Rago – è che le forniture di acqua del Consorzio di bonifica non soddisfano a pieno il fabbisogno degli agricoltori. Sia per la carenza di acqua in sé, sia perché, quando arriva, non arriva a pressione o viene distribuita a macchia di leopardo, con la conseguenza che, nel primo caso, raddoppiano i tempi di irrigazione, mentre nel secondo c’è chi rischia di rimanere a secco nonostante lo strumento dei razionamenti programmati. La conseguenza inevitabile è che molti agricoltori, per cautelarsi, stanno chiedendo in massa alla Provincia la concessione irrigua e l’uso dei pozzi, vanificando di fatto la funzione del Consorzio”.
Nelle prossime settimane il primo comparto produttivo europeo di IV Gamma farà le valutazioni legali del caso per capire come si svilupperà questo braccio di ferro e definire la linea da seguire, anche per evitare possibili ricadute negative sia sul fronte della produzione, in vista della ripresa a pieno ritmo dell’attività delle serre, in autunno, sia sul fronte della commercializzazione perché la certificazione Global Gap ormai rappresenta l’ABC dei requisiti richiesti da qualsiasi insegna GDO ai produttori, per potere entrare nel novero dei fornitori.
Mariangela Latella