Cresce e investe Lady Leaf grazie al successo della sua I Gamma evoluta

Piani di crescita importanti per Lady Leaf, azienda mantovana di I Gamma evoluta e IV Gamma. L’azienda, dopo aver chiuso l’ultimo fatturato annuale con un +12%, prevede infatti di incrementare gli areali produttivi che, entro la fine del 2020, cresceranno di nuovi 260 ettari.

Ce ne parla Damiano Fornari (nella foto di apertura), responsabile commerciale, in un’intervista esclusiva per Fresh Cut News in cui mette in luce la strategia ‘anti-Covid’ messa in piedi sin dalle prime battute della pandemia, in questo 2020 che segna il cinquantesimo anniversario di attività.
“È stata fondamentale la nostra capacità di adattamento alle richieste del mercato – spiega Fornari -. Appena abbiamo iniziato a registrare incostanza negli ordini sulla IV Gamma, abbiamo spinto sulla I Gamma evoluta che, per contro, era molto richiesta e che ha registrato una triplicazione delle vendite rispetto agli altri anni. Un’impennata che ci ha permesso di tamponare lo stop dell’export e il buco nero della IV Gamma che per noi a fine anno segnerà un -35%”.
Fermi tutti i mercati di esportazione del brand Lady Leaf per la IV Gamma di insalate cosiddette bianche (indivia riccia, indivia scarola, e pan di zucchero o radicchio bianco), l’azienda si è concentrata sul mercato interno acquisendo anche nuovi canali di vendita come, ad esempio l’insegna Conad, dove da un mese circa ha debuttato nel reparto fresco, con un proprio banco frigo brandizzato dove per il momento espone i prodotti di I Gamma evoluta, ma che nelle prossime settimane, farà da vetrina al lancio di tre nuove referenze di IV Gamma.

Le confezioni di verdure di Lady Leaf in un banco frigo

“Saranno dei mix con indivia riccia e scarole – precisa Fornari -; delle baby romane che oggi sul mercato non ci sono; e anche un misto di Salanova che oggi in Italia manca. Per queste nuove referenze abbiamo anche studiato un pack nuovo completamente compostabile e realizzato in Mater-bi. Il pack è stato lanciato per il cinquantesimo anniversario dell’azienda e per le nuove referenze abbiamo aggiunto anche una sorta di top seal di cartone che, coprendo la ciotola, lascia le insalate al buio anche nel banco frigo. È fondamentale per noi lasciare le insalate al buio perché così rimangono bianche. Il cliente, tuttavia, può togliere il coperchio di cartone per controllarne il contenuto protetto da film in Mater-bi, salvo poi rimetterlo al suo posto, una volta esaminato il prodotto. Uno dei vantaggi che ci dà il Mater-bi, e che in parte giustifica l’aumento del costo della confezione, è un’estensione della shelf-life del prodotto di circa due giorni”.
Sarà interamente compostabile anche l’inchiostro delle etichette realizzato con una particolare cera.
“Prima eravamo molto orientati all’export di IV Gamma – sottolinea Fornari -, che rappresentava il 30% del nostro fatturato. A causa del Covid, le proporzioni di fatturato sono radicalmente cambiate. Se prima del Covid la I Gamma evoluta rappresentava il 60% della nostra produzione e la IV Gamma il 40%, quasi tutta esportata, l’effetto pandemia è stato quello di portare al 95% la I Gamma evoluta sul mercato italiano, un rafforzamento della nostra quota di mercato interno che non vogliamo perdere. Per questo, ora che i consumi di fresh cut cominciano lentamente a riprendere, abbiamo deciso di espandere le superfici ed entro la fine dell’anno avremo 130 nuovi ettari in Toscana, 50 in Lombardia, 30 a Verona (tutti di proprietà) e 50 in affitto a Cremona”.
Mariangela Latella

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