In Spagna messa a punto la serra urbana del futuro

È stata presentata nella piattaforma di Fruit Attraction Live Connect, che ha prorogato i tempi della sua attività fino alla fine dell’anno, l’ultima generazione di serre per l’urban farming. Si chiama GreenDomo ed incarna tutti i must per il futuro della produzione agricola, primo fra tutti la sostenibilità ambientale.
La nuova serra urbana, che è stata finanziata dal Centro spagnolo per lo Sviluppo Tecnologico Industriale, dipendente dal Ministero della Scienza e dell’Innovazione nel quadro del bando Feder Interconnecta, è stata progettata dall’azienda murciana Novagric, specializzata nella progettazione e realizzazione di serre altamente tecnologiche. Nella cordata degli enti partecipanti al bando di ricerca spagnolo anche Induser, Polímeros Gestión Industrial, Alarcontrol, Tecnova Technology Center e Andaltec Foundation.
GreenDomo è stata progettata per incrementare la resa delle coltivazioni fino a 22 volte di più, per ottenere prodotti senza residui pur avendo un alto controllo delle fitopatologie e per ridurre il consumo sia di suolo che di acqua con cicli e rese colturali più elevati, utilizzando tecniche di coltivazione multilivello.
Il suo design ha tenuto conto non solo dell’aspetto funzionale, ma anche di quello estetico, poiché è stato pensato per integrarsi con l’ambiente urbano. La sua formula è, infatti, quella di una cupola geodetica di 16 metri di diametro e 8 metri di altezza, che permette di distribuire la radiazione solare in modo più omogeneo all’interno della serra.
Il progetto è nella sua fase finale e, una volta terminata la costruzione del prototipo, verrà effettuato uno studio tecnico agronomico con i primi test in campo su fragole e pomodori.
Tra gli obiettivi quello di alimentare le città in maniera più sostenibile avvicinando i prodotti ai consumatori finali e riducendo le distanze di trasporto, e quindi l’impronta di carbonio.
Mariangela Latella

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