Un salto nel futuro per Carrefour, che ha acquistato un terreno di 36 ettari di superficie nel mondo virtuale del videogioco Sandbox entrando così di fatto nel metaverso, realtà virtuale condivisa tramite internet. Il primo febbraio i media francesi hanno lanciato la notizia precisando che Sandbox consente a privati e imprese di diventare proprietari di terreni e di sfruttarli a proprio piacimento. Secondo i dati della piattaforma OpenSea, la transazione è costata al gruppo 120 unità della criptovaluta Ethereum, poco meno di 300 mila euro. Nell’operazione Carrefour, che è il primo gruppo francese ad aver acquistato un terreno virtuale, è stato affiancato da Coinhouse, piattaforma di investimenti nei criptoattivi.
Interpellata dal quotidiano Le Figaro, la direttrice della trasformazione digitale di Carrefour, Élodie Perthuisot, ha dichiarato che su questo terreno virtuale si potrebbero organizzare “eventi o lanci di prodotti”. “La nostra strategia – ha aggiunto Perthuisot – è quella di essere al centro delle tendenze emergenti per comprenderle”. In pratica, si tratta di sperimentare prima di sbarcare su altri metaversi, come quello che sta mettendo a punto Facebook.
Nella realtà virtuale alla quale le Big Tech stanno lavorando, Meta/Facebook in testa, gli avatar – cioè i nostri alter ego che popoleranno quel mondo – saranno vestiti e faranno spesa proprio come noi.
Carrefour si interessa anche agli NTF (Non-fungible token), certificati che assicurano la proprietà digitale di singoli oggetti virtuali non sostituibili. Per Perthuisot “gli NTF potrebbero reinventare la relazione tra i marchi e i distributori”.
E non è tutto: il retailer ha annunciato la creazione di Brut Shop, una joint venture con il media on-line Brut che con 14 milioni di spettatori al giorno sui social network. L’obiettivo è quello di lanciare una piattaforma di live shopping, una forma moderna di shopping televisivo in cui i presentatori – influencer – esaltano le virtù di un prodotto in diretta sul web. “L’obiettivo è di creare 1.000 eventidal vivo entro fine 2022”, dice l’amministratore delegato di Brut, Guillaume Lacroix. Brut sostiene di raggiungere ogni mese il 100% dei 18-34enni, le persone che guardano sempre meno la televisione e sono diffidenti nei confronti della pubblicità tradizionale.
Anche i retailer al di là dell’Oceano si stanno muovendo su questo terreno: lo scorso dicembre Walmart ha depositato all’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti diversi nuovi brand che indicherebbero l’intenzione di produrre e vendere beni virtuali, tra cui elettronica, decorazioni per la casa, giocattoli, articoli sportivi e prodotti per la cura personale. (m.a.)