Un guanto hi-tech rivela in un minuto le sostanze chimiche nell’ortofrutta

Alcuni ricercatori dell’Università di San Paolo in Brasile, hanno realizzato un guanto di lavorazione in grado di rilevare al tatto le sostanze tossiche di frutta e verdura e di identificare i pesticidi nel cibo.

Il guanto, che appare come quello tipico di lavoro sulle linee di processo, in gomma blu, ha la particolarità di essere dotato di sensori incorporati su tre dita (indice, medio e anulare). Questi dispositivi hi-tech sono composti da tre elettrodi che vengono ‘stampati’ sulla superficie delle dita interessate del guanto tramite serigrafia.

I sensori, che di fatto aumentano la capacità di lavorazione manuale, sono in grado di rilevare sostanze quali il carbendazim (che è un fungicida), il diuron (erbicida), il paraquat (diserbante) o il fenitrotion (insetticida ad azione neurotossica, appartenente alla categoria dei fosforganici).
Basta toccare il prodotto immerso in un liquido con le dita dotate dei sensori e le sostanze tossiche vengono rilevate.

I metodi più utilizzati attualmente per la rilevazione dei pesticidi si basano su altre tecniche quali la cromatografia, la spettrofotometria, l’elettroforesi o i tradizionali test di laboratorio.
La tecnologia applicata al guanto, recentemente presentata in un articolo sulla rivista scientifica internazionale “Chemical Engineering Journal”, è un’innovazione assoluta, non c’è nulla di simile sul mercato.

“L’analisi delle sostanze tossiche – spiega Sergio Antonio Spinola Machado, professore dell’Istituto di Fisica e Chimica di São Carlos dell’Università di San Paolo – è normalmente un’operazione costosa che richiede manodopera qualificata e un lungo tempo tra l’analisi e l’ottenimento dei risultati. I sensori sono un’alternativa alle tecniche convenzionali perché, basandosi su analisi affidabili, semplici e concrete, forniscono informazioni analitiche veloci, in loco e a basso costo”.

Nel guanto hi-tech, ogni dito è responsabile della rilevazione elettrochimica di una classe di pesticidi. L’identificazione avviene attraverso l’immersione in acqua in cui si trova il prodotto. Il risultato arriva dopo circa un minuto dall’esperienza tattile.

Secondo i ricercatori brasiliani, l’uso di materiali in carbonio implementa la selettività dei sensori. I materiali a base di carbonio permettono, infatti, il rilevamento sensibile di quattro classi di pesticidi tra i più utilizzati in agricoltura quali i carbammati (insetticidi), i fenilammidi (fungicidi), i composti di bipyridine (erbicidi) e gli organofosfati (insetticidi).

Una delle caratteristiche principali del guanto hi-tech è la capacità di rilevamento selettivo e diretto in presenza anche di altri gruppi di pesticidi. Con i metodi tradizionali questo non è possibile. Si tratta di un’analisi non invasiva che non danneggia il prodotto in lavorazione. Il guanto non ha una data di scadenza e può essere utilizzato finché non si verificano danni ai sensori.

Mariangela Latella

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi ogni giorno
le più importanti notizie dal mondo dell’ortofrutta.

Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter!