Scatta la prima raccolta firme europea anti-allevamenti e pro plant based

Domenica 5 giugno è scattata la raccolta di firme su scala europea lanciata dall’organizzazione internazionale End The Slaughter Age per chiedere l’abolizione dei sussidi PAC in favore degli allevamenti zootecnici e destinare le risorse alla produzione di alternative  più sostenibili  come il plant based.

Lo scorso 27 aprile la Commissione europea ha deciso di registrare e approvare l’iniziativa che si configura come atto legale, e non come semplice petizione. Obiettivo, escludere gli allevamenti dai sussidi europei PAC destinati all’industria zootecnica per convogliare tali fondi verso alternative più ecologiche e sostenibili che non prevedono l’uccisione degli animali, come l’agricoltura “cellulare” e la produzione di alimenti a base vegetale.

L’avvio dell’iniziativa, considerata dall’UE legalmente ammissibile poiché soddisfa tutti i criteri stabiliti con il trattato di Lisbona del 2012, è avvenuta in concomitanza con la National Animal Rights Day, giornata dedicata alla sensibilizzazione sui diritti degli animali che si celebra la prima domenica di giugno.

L’organizzazione internazionale End The Slaughter Age, presieduta dall’attivista italiano Nicolas Micheletti, punta a raccogliere almeno un milione di firme da sette Stati membri dell’Unione Europea entro un anno: è questo l’obiettivo minimo necessario per far smuovere la Commissione europea. Superata tale soglia, l’UE sarà infatti tenuta ad agire, decidendo se portare avanti o meno l’iniziativa e suffragare la decisione con motivazioni chiare ed esaustive.

 

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