“È plausibile pensare che la marca del distributore possa fare un passo indietro nel reparto di IV Gamma, nel medio periodo, in un’ottica di razionalizzare le filiere e abbattere gli sprechi che oggi arrivano almeno al 25-30% del prodotto che passa dalle piattaforme”. Ha le idee chiare Luciano Privitera, responsabile della Società Agricola Reitana, una delle poche aziende di IV Gamma presenti in Sicilia che potremmo definire ‘indipendenti’ nel senso che non vendono materia prima, ma hanno una filiera chiusa.
La sua azienda (circa 33 ettari di campo aperto che produce insalate adulte e 3.500 metri quadri di capannone di trasformazione con una capacità di lavorazione di 30mila buste al giorno) produce nell’areale di Catania per tutti i principali retailer presenti in regione, dal Gruppo Arena a Selex, a Ergon consortile.
Da qualche tempo ha iniziato a produrre, come copacker, per la MDD de Il Centesimo del Gruppo Cedigros che ha acquisito tutti i negozi Carrefour in Sicilia.
“Oggi la GDO ha un delta importante di sfrido sulla IV Gamma a marchio del distributore – spiega Privitera -. Questo non è un processo che alla lunga potrà continuare ad essere considerato sostenibile. Se stiamo andando verso una logica di zero sprechi e di distribuzione locale, sarà inevitabile che la grande distribuzione valuti concretamente i volumi acquistati che arrivano in piattaforma e quelli che poi realmente riesce a vendere a scaffale. Qui c’è un delta che crea una diseconomia di scala, alla luce anche della situazione attuale. In questo senso, non è da escludersi uno scenario in cui, in un futuro, la MDD faccia un passo indietro nel reparto di IV gamma con l’obiettivo, magari, di pagare di più il prodotto e di acquistarne di meno”.
La Sicilia è il nuovo far west dei produttori di IV Gamma: da un paio d’anni alcuni big player italiani sono arrivati a “colonizzare” i territori aggregando conferitori tra le aziende agricole che producevano ortaggi e che, per il principio di atomizzazione produttiva che impera in Italia e ancor di più al Sud, erano arrivate alla canna del gas.
“Quello che questa regione può offrire ai produttori di IV Gamma – spiega Privitera – è la possibilità di coltivare senza serre anche se, magari, d’estate si rischia il blocco perché per tre-quattro mesi abbiamo una temperatura che facilmente va sopra i quaranta gradi”.
L’azienda agricola Reitana, prevede di chiudere il 2022 con un fatturato di circa 3 milioni di euro, in pari con l’anno precedente, anche grazie all’avvio di collaborazioni con nuovi retailer. La sua capacità di lavorazione al momento è pari a circa la metà del suo pieno potenziale.
Mariangela Latella
maralate@gmail.com