Quarta gamma sempre e comunque in promozione: l’inflazione alle stelle, i bilanci lacrime e sangue che si prospettano per molte catene distributive non servono a cambiare l’approccio nei confronti dei prodotti servizio, in primis le insalate in busta.
Nei lineari della grande distribuzione, con pochissime eccezioni, si continua a puntare sul fattore prezzo, svilendo un settore che sul valore vuole e deve puntare per risollevare le sorti in questo 2022 così difficile.
Le foto, scattate nei giorni scorsi in un ipermercato veneto di proprietà dell’azienda Maxi Dì (quindi non un discount) parlano chiaro: una distesa di “cartellini” gialli e rossi con scritto “promozione” a identificare la politica low cost trasversale a marche, formati, ingredienti. MDD e brand del produttore sullo stesso piano: il più basso.
Per andare oltre questo tipo di approccio tutto sommato “semplicistico” e dannoso per la filiera serve il dialogo tra stakeholder, servono azioni concrete, magari con il coinvolgimento delle istituzioni, come ha auspicato e proposto UIF IV Gamma nel suo recente press trip nella sede de La Linea Verde.
L’ondata di promozioni non risparmia neppure le zuppe
Il tempo stringe: tante aziende del comparto sono in forte crisi, a rischio ridimensionamento o chiusura. Con tutte le conseguenze che ne deriverebbero per quella che, a tutti gli effetti, è un’eccellenza del Made in Italy, un comparto leader in termini numerici nello scenario europeo,
Mirko Aldinucci
mirko.aldinucci@freshcutnews.it
