Primo bilancio di sostenibilità per Spreafico: segue tre direttrici

Spreafico Francesco e F.lli SPA  ha inaugurato il 2023 pubblicando il suo primo Bilancio di Sostenibilità che anticipa i requisiti europei 2025-2026 e si ispira ai più diffusi standard internazionali di rendicontazione non finanziaria.  Il gruppo ha deciso di anticipare e fare proprio il traguardo normativo pubblicando un rendiconto allineato ai nuovi GRI Standard 2021 e alle prime indicazioni dell’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG). 

All’interno de “Il Seme della sostenibilità, Bilancio di sostenibilità 2022” sono narrati l’impegno e i progetti per creare valore in azienda e nella filiera lungo tre direttrici: natura, futuro e persone. Capitoli intesi, rispettivamente, come misure per il rispetto dell’ambiente e l’utilizzo consapevole delle risorse, come investimenti in ricerca e innovazione e, infine, come valorizzazione delle competenze personali e professionali di chi collabora e lavora con il gruppo.

Le prerogative dell’azienda in termini di impatto economico, ambientale e sociale – sottolinea in una nota stampa l’azienda – sono state elaborate coinvolgendo alcuni esperti rappresentativi di diverse categorie, dal retail alla finanza, con cui Spreafico si interfaccia quotidianamente. A coordinarli, The European HouseAmbrosetti, knowledge-partner della società.

Spiega Raffaele Spreafico, AD di Spreafico Francesco e F.lli SPA: “Questo bilancio è un “seme” molto importante che pone le basi per la definizione delle linee guida del piano di sostenibilità in programma per quest’anno. Come azienda, vogliamo incrementare ulteriormente gli standard qualitativi in tutte le fasi della filiera con i diversi attori coinvolti e in armonia con gli obiettivi di crescita della Spreafico SPA”.

Aggiunge Mauro Spreafico, AD della società con delega alla Sostenibilità: “Dopo un anno caratterizzato da importanti evoluzioni riguardanti la logistica, la compliance e la selezione dei fornitori, il bilancio di Sostenibilità mette nero su bianco gli impegni assunti dal gruppo fino a oggi e pone al centro le best practice, dal risparmio energetico al packaging del prodotto, fino alla valorizzazione e sviluppo della filiera, per il perseguimento di nuove sfide”.

Dall’esotico alla frutta tagliata pronta al consumo, alle pere e kiwi, fino ai piccoli frutti e alle banane, l’obiettivo dichiarato di Spreafico è quello di “soddisfare i bisogni delle persone, ovunque si trovi, promuovendo abitudini alimentari sane grazie a prodotti di qualità coltivati in Italia e nel mondo in modo sicuro e sostenibile”. 

Il gruppo distribuisce ogni anno 250mila tonnellate e 300 varietà di frutta, contando su un network di oltre 280 dipendenti, due sedi commerciali in Italia e Cile, 9 stabilimenti, di cui 4 centri di maturazione di banane, 14 aziende agricole in Italia e all’estero per un totale di 900 ettari di proprietà. 

Il fatturato dell’esercizio chiuso a giugno 2022 si attesta sui 333 milioni di euro.

Nella foto: Raffaele e Mauro Spreafico

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