L’Istituto Europeo di Oncologia sfata un mito: “Le insalate in busta? Sicure”

Smartfood promuove la IV Gamma: il Programma in scienze della nutrizione e comunicazione nato dallo IEO, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, scrive nella rubrica “Miti e Fatti” del suo sito internet che “le insalate in busta possono essere considerate sicure per via dei controlli e della sicurezza del processo di produzione; la qualità è buona e, in caso di mancanza di tempo, possono rappresentare una buona soluzione per non rinunciare al consumo di verdura”.

“Piuttosto che non mangiare verdure per nulla al pasto, perché non si ha tempo di cucinarle o di lavarle, meglio utilizzare quelle pronte nei sacchetti”, si legge sulla pagina web di Smartfood. “Saranno probabilmente meno gustose, nel taglio avranno perso, forse, qualche proprietà nutrizionale ma almeno contengono fibra. La fibra al pasto è essenziale per prolungare il senso di sazietà e migliorare l’assorbimento intestinale di grassi e zuccheri”.

E questo è il fatto: il mito, invece, scrive Smartfood è che “l’insalata in busta faccia male, sia di bassa qualità e contenga cloro”. “La critica maggiore mossa nei confronti dell’insalata pronta al consumo è sulla qualità, ritenuta bassa. Si può affermare che se tutte le normative vigenti sono state rigorosamente onorate, il prodotto finale giunto sulle nostre tavole è di buona qualità e paragonabile ad uno fresco”, sottolinea l’autorevole sito. “Inoltre, la presenza di cloro sul prodotto finito, utilizzato per il lavaggio industriale dell’insalata, è scongiurato dai controlli effettuati regolarmente dall’azienda produttrice.

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