Frutta di IV Gamma da 20 milioni di euro per Orsero. Beda: La qualità paga

Cresce l’interesse del consumatore italiano per la IV Gamma di frutta, settore ben presidiato da F.lli Orsero che prima del COVID ha aperto, praticamente in simultanea, quattro stabilimenti dedicati alla preparazione di numerose referenze frutticole tagliate, porzionate e pronte per il consumo: a Verona, dove si trova il principale centro distributivo, Firenze, Molfetta (Bari) e Cagliari Elmas.

Un poker di stabilimenti che garantiscono una presenza capillare per servire i clienti in maniera rapida assicurando massima freschezza  a prodotti dalla shelf limitata che, soprattutto nel periodo estivo, incontrano sempre più il favore di residenti e turisti.

Il momento di mercato non è dei più semplici, ma innovazione, servizio e sostenibilità vengono apprezzati, come ci ha spiegato Mattia Beda (nella foto di apertura) direttore ufficio comunicazione e marketing e responsabile del progetto IV gamma del gruppo quotato in Borsa.: “Sono anni un po’ particolari, la situazione macro economica è complessa ma siamo molto contenti dell’andamento di questo segmento e lavoriamo sodo per tenere alta l’asticella della qualità“.

A livello di canali, la GDO la fa da padrona anche se non viene trascurato il retail, soprattutto in versione “travel”. Il prodotto viene venduto con il brand aziendale ma anche come MDD o con altri marchi “in base alle esigenze dei clienti con i quali interloquiamo”, puntualizza il manager. “Si tratta di un mix equilibrato e, per quanto riguarda il marchio F.lli Orsero, va detto che viene riconosciuto come sinonimo di sicurezza e qualità”.

“In GDO, dati Nielsen alla mano – aggiunge Beda – nel 2022 siamo risultati il player più importante per il fresh cut di frutta sebbene le rilevazioni non tengano ovviamente conto della quota legata alla MDD”.

Il fatturato della IV Gamma di frutta, per Orsero si aggira sui 20 milioni di euro: è il risultato di un mix prodotti ampio e vario tra ananas, frutta esotica, macedonie, meloni cocco e altro ancora, comprese le insalate di frutta dove c’è qualche “incursione” di ortaggi quali finocchi e cetrioli.

Per quanto riguarda il packaging, sin dai primi lanci sono state scelte confezioni in Rpet e, in parte anche PLA. F.lli Orsero, del resto, è fortemente impegnata per la sostenibilità e contro lo spreco alimentare: dalla collaborazione con Too Good to Go, a quella con Apeel per estendere la shelf-life fino alla partecipazione attiva nel progetto di Recup, realtà che opera in primari Centri agroalimentari e nei mercati rionali per recuperare le eccedenze e donarle ad associazioni come Banco Alimentare e Croce Rossa.

Nei punti vendita, infine, c’è anche la Frutta da Bere firmata Orsero: una linea di spremute e frullati di frutta e verdura freschi lavorati con la tecnologia Hpp (High Pressure Process). Qui le referenze più alto vendenti sono gli smoothies fragola, mela, banana e il tropicale mango e passion fruit.

Mirko Aldinucci
mirko.aldinucci@freshcutnews.it

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