di Cristina Latessa
Tra congiuntura economica negativa che pesa sui consumatori, produzioni che crescono più dei consumi e costi che lievitano più dei prezzi, è crisi per la IV Gamma, settore strategico del comparto agroalimentare nazionale con un fatturato che sfiora il miliardo di euro e una presenza sui mercati esteri che arriva al 60%. All’ SOS lanciato dal settore, il mondo universitario e della ricerca ha risposto proponendo strategie e possibili soluzioni in occasione del convegno “La IV Gamma tra sostenibilità e mercato: sfide e ricette anticrisi” organizzato all’Hotel Centro Congressi San Luca di Battipaglia dalla OP Alma Seges, con il Dipartimento di Agraria della Federico II di Napoli e Accademia dei Georgofili, e in collaborazione con Lifeanalytics, la nostra testata Fresh Cut News e il patrocinio dell’Ordine degli Agronomi di Salerno. Gremita la sala: circa 500 i presenti.
Dopo i saluti di apertura portati da Aristide Valente, presidente della OP Alma Seges, potenza cooperativa della Piana del Sele (territorio che si distingue nella produzione di ortaggi per la IV Gamma raggiungendo un 30% della superficie nazionale), e da altre autorità quali il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, il sindaco di Eboli, Mario Conte, il senatore Antonio Iannone (Fdi), in rappresentanza del ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, Danilo Ercolini, direttore Dipartimento agraria Università Federico II Napoli, Daniele Massa, direttore Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo del Crea e Luigi Frusciante, professore di genetica all’Università Federico II di Napoli, in rappresentanza dell’Accademia dei Georgofili, il convegno è entrato nel vivo con il panel tecnico-scientifico coordinato da Stefania De Pascale, professore dell’Università Federico II di Napoli.
Il panel ha radunato altri accademici, nonché agronomi ed esperti di analisi per dibattere su innovazione di prodotto e di processo finalizzata al rilancio della IV gamma, ma lanciare anche proposte per una nuova comunicazione di prodotto in un ambito di mutati scenari di consumo.
La professoressa De Pascale ha notato come il settore abbia davanti sfide economiche, tecnologiche, agronomiche e commerciali. Su quest’ultimo punto, ha sottolineato come sia fondamentale comunicare sicurezza e qualità della IV Gamma, informando ed educando i consumatori, perché uno dei punti di debolezza del settore è proprio l’incertezza qualitativa e la percezione diffusa di sofisticazione.
De Pascale si è anche soffermata sulle opportunità che il settore deve sfruttare: regimi alimentari che favoriscono il consumo di prodotti salutistici, le Certificazioni di sostenibilità (es. marchio Goccia Verde), gli investimenti infrastrutturali strategici, il repechage di specie/varietà ortofrutticole a elevato contenuto nutraceutico “brandizzabili”, la cooptazione di prodotti d’eccellenza con esplicita certificazioni di qualità e territorialità (es. rucola IGP della Piana del Sele), la compatibilità con forme di produzione integrata/biologica e l’Information and Communication Technology.
Su come comunicare meglio il valore e la qualità della IV Gamma in un contesto di nuovi scenari di consumo ha parlato la professoressa Teresa Del Giudice, sempre in forze all’Università Federico II di Napoli, osservando che occorre individuare nuovi driver di comunicazione, puntando su attenzione al cambiamento climatico e alla salute che si stanno affermando nelle considerazioni di acquisto del consumatore.
Nuove etichettature e strategie di comunicazione sono necessarie – ha aggiunto Del Giudice – per evitare la confusione con i competitori, rafforzare la percezione dei driver principali, educare il consumatore, con un possibile ruolo che potrebbe svolgere anche la GDO e non solo. Ma, come settore, la IV Gamma – ha aggiunto Del Giudice – deve anche puntare a una maggiore integrazione, a una maggiore massa critica, per avere più forza nei riguardi di quella GDO che detiene il 62% della quota di mercato.
La ricerca e l’alta tecnologia possono essere ben messi al servizio dell’informazione al consumatore sulla IV Gamma, ha osservato Giancarlo Colelli, professore presso l’Università degli Studi di Foggia, illustrando i possibili utilizzi di un algoritmo sulle informazioni di acquisto che il suo Ateneo sta mettendo a punto per aiutare il consumatore in scelte più consapevoli e mirate. Attraverso l’uso di informazioni spettrali, sarà possibile per il consumatore conoscere la composizione del prodotto e anche orientare la scelta in base a nuovi criteri.
Per esempio, ha osservato il professore, sarà anche possibile sapere quanta percentuale di vitamina C contiene la busta di rucola che in quel momento si vuole comprare. Dove non arriva attualmente l’informazione su una busta di insalata pronta, potrebbe invece arrivare un lettore di immagini digitali, posto in un angolo del punto vendita, dove posizionare il prodotto e leggere una quantità di informazioni utili al consumatore. “Stiamo mettendo a punto un algoritmo robusto che funzioni per tutti i tipi di prodotto e nel giro di due-tre anni si potrebbe arrivare a mettere a punto l’apparato completo al servizio del consumatore”, ha detto Colelli a Fresh Cut News.
Antonio Ferrante, professore dell’ Università degli Studi di Milano, ha osservato come l‘innovazione per stimolare il mercato e creare nuova domanda sia un necessità per la IV Gamma, altrimenti il consumatore si assuefa e perde interesse. Quindi – è la ricetta di Ferrante – si può puntare a introdurre nuove specie o varietà, ma anche sistemi di coltivazione o nuove aree produttive. Per Ferrante si deve anche puntare a nuove cultivar attraverso il miglioramento genetico e investire sul miglioramento genetico per rafforzare il concetto di produzione nazionale-made in Italy.
Parlando di qualità igienico-sanitaria degli ortaggi di IV Gamma, il professor Alessandro Passera, dell’Università degli studi di Milano, ha osservato come i requisiti stringenti della sicurezza alimentare richiedono sempre e comunque dei passaggi di igienizzazione per i prodotti di IV Gamma ma prevenire è meglio che curare, nel senso che un pianta sana, che interagisce con microorganismi benefici, sarà meno soggetta all’attacco di patogeni e influenzata da microorganismi nocivi. Il suo Ateneo ha quindi svolto esperimenti sottoponendo piante di lattuga a trattamenti con tre diversi ceppi batterici, verificando che i trattamenti hanno contribuito a mantenere l’integrità cellulare della lattuga, una maggiore quantità di antiossidanti e un colore verde più intenso a otto giorni di conservazione.
Il panel tecnico scientifico del convegno sulla IV Gamma ha offerto anche una puntuale illustrazione di tutte le principali problematiche tecniche nella coltivazione degli ortaggi a foglia per la IV Gamma, a cura dell’agronomo Marco Valerio Del Grosso, mentre Caterina Citro di Lifeanalytics ha concluso i lavori della sessione ricordando gli aspetti normativi sul controllo e sicurezza alimentare e sottolineando che Lifeanalytics è in grado di identificare e quantificare i singoli composti di oltre 900 pesticidi. La società offre i suoi servizi alle imprese agricole sulle scelte relative ai pesticidi selezionando la dose corretta e il metodo, al fine di ottimizzare l’efficacia e ridurre l’impatto.
Tra gli interventi, anche quello dello chef stellato Gennaro Esposito; la sua ricetta per la IV Gamma è mantenimento del legame con la tradizione, capacità di innovare per restare al passo con i desideri dei consumatori e capacità di fare squadra.