di Mirko Aldinucci
Ci sono anche la confezione da 400 grammi di insalata mista a 1,25 euro (appena 3,13 euro il chilo) e il mix croccante da 100 grammi a 79 centesimi nel paniere degli articoli della linea Smart con cui Esselunga propone ai consumatori una spesa “low cost”: 40 prodotti a meno di 40 euro.
Lanciata in occasione del trimestre anti-inflazione (che non è stato rinnovato), l’iniziativa proseguirà sino al 31 dicembre. Insieme ai beni essenziali come pasta, passate di pomodori. affettati, carne, pesce, prodotti per la cura della casa e della persona, c’è spazio dunque anche per la IV Gamma ad un prezzo, specialmente nel caso dell’insalata mista, decisamente contenuto.
Con riferimento al trimestre anti-inflazione, il ministro Adolfo Urso si è dichiarato soddisfatto: Il carrello tricolore, tuttavia, non sarà riproposto dopo il suo termine, previsto per la fine di quest’anno.
Secondo il ministro, l’iniziativa “ha contribuito a contenere i prezzi per i beni di prima necessità, alimentari e non, e a rilanciare i consumi. Il patto anti-inflazione ha inoltre registrato un consenso straordinario”. Anche secondo il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, “il carrello tricolore è un esperimento riuscito”.
Come riporta il sito del MIMIT, i dati di ottobre “hanno evidenziato una crescita delle vendite e un contenimento dei prezzi per i beni di prima necessità, alimentari e non alimentari di largo consumo, compresi quelli rientranti nel cosiddetto ‘carrello della spesa’, oltre che sui prodotti per l’infanzia e per la cura della persona”.
In particolare, il volume delle vendite di beni di largo consumo nei supermercati è cresciuto del 1,7%. La variazione tendenziale dei prezzi è scesa al 5%, rispetto al +7% di settembre. Riguardo l’inflazione, il tasso di crescita su base annua dei prezzi al consumo (Ipca) è passato dal +1,8% di ottobre al +0,7% di novembre. Resta da vedere se vi sia una qualche correlazione tra questi numeri e l’iniziativa voluta dal Governo.
C’è chi, come l’Unione Nazionale Consumatori, parla di fallimento del Trimestre e sottolinea che nella top ten dei rialzi mensili alimentari al primo posto c’è la frutta fresca (peraltro esclusa dal “carrello”) con un aumento del 4,4% su ottobre 2023. All’ottavo posto i piatti pronti (+1%).
mirko.aldinucci@freshcutnews.it