Moreno: “La IV Gamma in Spagna vale 740 milioni ma non cresce, incubo costi e siccità”

di Mirko Aldinucci

Un comparto in affanno anche in Spagna, quello della IV Gamma. Nel 2023 il settore ha registrato un valore di 743 milioni di cui l’84% di pertinenza della grande distribuzione e il mondo retail in generale e il rimanente 16% della ristorazione. “Il settore è maturo, statico e non cresce”, ha detto Jorge Moreno (nella foto) presidente di Afhorfreshes, associazione di produttori di IV Gamma spagnola, direttore generale di Florette oltre che presidente di un’OP specializzata nella coltivazione di ortaggi per il fresh cut, in occasione del Gruppo di contatto misto che si è svolto recentemente a Milano.

“Dal 2018 al 2023 si sono registrati dati molto simili fra loro, nessuna crescita”. L‘offerta di prodotti di IV Gamma, in Spagna è così suddivisa: un terzo buste “tradizionali” con prodotti come baby-leaf; un terzo insalate miste; il resto, arricchite.

L’anno terminante a marzo 2024 ha fatto segnare un aumento a valore del 3,5% e a volume del 2,3% mentre nel primo trimestre del 2024 si registrava un +3,3% a valore e un dato analogo in termini di quantità. I prezzi sono pressoché stabili. Il consumo fuori casa in Spagna è molto importante: qui si è registrato un aumento tra il 5-10% nel 2023 e si prevede un aumento tra il 2 e il 4% per il 2024.

“Le sfide e le opportunità per questa categoria sono legate a qualità, sostenibilità e innovazione”, ha affermato Moreno. “Bisogna lavorare su temi strategici come la mancanza di acqua per l’irrigazione e la grande pressione generale generata dai costi su tutta la filiera”.

Nel 2023 in Spagna i consumatori hanno adottato un comportamento più razionale sia per quanto riguarda gli acquisti sia per i consumi. “Questo – ha riferito Moreno – ha comportato una diminuzione nel numero delle persone che si recano nei negozi e anche una diminuzione nei volumi dei consumi, con le famiglie che pongono più attenzione allo spreco”. Contestualmente, si registra una sempre maggiore possibilità di scelta tra brand, con uno sviluppo continuo delle marche del distributore (MDD) rispetto alle marche produttrici.

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