La marca del distributore ha raggiunto un fatturato di 26,6 miliardi di euro nei primi undici mesi del 2024 con un incremento in valore del 2,4% rispetto al 2023 (e +35,4% rispetto al 2019), grazie al combinato disposto di maggiori volumi di vendita (+3,3%), della spinta alle attività promozionali (+0,6 punti) e di una riduzione dei prezzi. Queste le prime anticipazioni del Position paper che Thea – The European House – Ambrosetti presenta lunedì 13 gennaio a Milano e approfondirà poi in occasione del convegno inaugurale di Marca, il 15 gennaio a Bologna.
I prodotti MDD hanno permesso alle famiglie italiane di risparmiare, dal 2020 ad oggi, 20 miliardi di euro complessivi, pari a circa 150 euro l’anno per famiglia, garantendo allo stesso tempo elevati standard di qualità e sicurezza alimentare. Mentre le aziende produttive, perlopiù Pmi, che alimentano il proprio giro d’affari per oltre l’80% grazie a prodotti a marchio del distributore, hanno registrato un aumento medio del fatturato dell’8,5% tra il 2015 e il 2023, ben oltre la media dell’industria alimentare (+3,9%). E nello stesso periodo hanno aumentato l’occupazione del 5,5% e il valore aggiunto del 9,3%.
Cruciale è anche il ruolo che la distribuzione moderna svolge sul versante ambientale, non solo e non tanto per la riduzione delle emissioni dirette di gas serra (-30% negli ultimi dieci anni per ogni euro di fatturato generato) ma per la capacità di influenzare e trainare scelte green di tutta la catena di fornitura, lungo la quale si genera il 95% delle emissioni di un prodotto sullo scaffale. Sostenibilità che per la MDD si amplifica diventando tracciabilità dei prodotti, imballaggi ecologici, certificazioni Esg e capacità di sviluppare continuativamente prodotti innovativi a prezzi competitivi.
Le potenzialità di crescita sono ancora enormi visto che Italia il peso della marca del distributore è del 30% circa rispetto a Paesi come Francia, Germania e Regno Unito, dove supera già il 50%.