“Un importante passo avanti nella giusta direzione. Finalmente parte il negoziato con l’Europarlamento con l’obiettivo di arrivare a una normativa assolutamente necessaria e molto attesa non solo dagli agricoltori, ma da tutta la filiera”.
Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta l’approvazione, da parte del Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper), del mandato negoziale che consentirà alla presidenza polacca di avviare il confronto con il Parlamento europeo sulle nuove tecniche genomiche (NGT).
La nuova legislazione, come spiega Agricolae, mira ad adattare le norme dell’UE agli sviluppi tecnologici degli ultimi decenni.
La proposta crea due percorsi distinti per l’immissione sul mercato degli impianti NGT:
- piante NGT di categoria 1: potrebbero verificarsi naturalmente o attraverso metodi di allevamento convenzionali; sarebbero esentate dalle norme attualmente stabilite nella legislazione sugli OGM e non sarebbero etichettate; tuttavia, i semi prodotti attraverso tali tecniche dovrebbero essere etichettati
- impianti NGT di categoria 2 : tutti gli altri impianti NGT; si applicherebbero le norme della legislazione sugli OGM (inclusa una valutazione del rischio e un’autorizzazione prima della loro immissione sul mercato); sarebbero etichettati come tali
Inoltre, la proposta esclude l’uso di NGT nella produzione biologica.
“Come Confagricoltura abbiamo sempre sostenuto che occorre sperimentare e utilizzare tutti i frutti della scienza e della ricerca, così da mettere in grado i nostri agricoltori di produrre di più al costo minore e competere sui mercati internazionali. Sono sotto gli occhi di tutti i problemi causati dai cambiamenti climatici e dalle fitopatie a tutte le nostre colture. Il settore primario non può prescindere dall’innovazione se vuole assicurare la sostenibilità ambientale ed economica”, aggiunge il presidente.
“Per troppo tempo la sperimentazione in campo è stata osteggiata. Un plauso va al Governo italiano, che ha sostenuto a livello europeo la posizione a favore delle NGT confermando il ruolo centrale dell’Italia in questo percorso. Fondamentale l’intesa che era stata raggiunta in Parlamento, condivisa anche dalla Regioni”, prosegue.
“L’auspicio – conclude Giansanti – è che il dialogo tra le istituzioni Ue proceda celermente al fine di garantire un contesto normativo europeo che permetta alle imprese agricole di usufruire appieno di queste tecniche innovative, di cui il nostro Paese rappresenta l’avanguardia nell’Unione”.
Il superamento dello stallo della discussione del regolamento sulle Tea è importante per accelerare sull’approvazione di una normativa Ue che permetta di valorizzare le straordinarie opportunità offerte dalle nuove tecniche di evoluzione assistita, con l’obiettivo di metterle a disposizione degli agricoltori italiani ed europei per combattere i cambiamenti climatici e ridurre l’uso di input chimici: è quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia nell’esprimere soddisfazione per il voto del Consiglio Ue che ha dato il via libera al mandato negoziale sulle nuove tecniche di evoluzione assistita, riconoscendo il valore dell’innovazione per un’agricoltura più sostenibile e competitiva. La decisione consente di procedere ora verso una normativa chiara che distingue le piante Tea in due categorie: quelle assimilabili alla selezione naturale e quelle soggette a norme più stringenti. Le nuove tecniche genomiche non hanno nulla a che fare con i vecchi Ogm, ma permettono di riprodurre in modo mirato i meccanismi della selezione naturale per rispondere alle crescenti sfide ambientali e produttive.
“Un passo avanti decisivo per selezionare nuove varietà vegetali che permetteranno agli agricoltori di essere sempre più sostenibili e resilienti, nel rispetto della biodiversità e della distintività della nostra agricoltura. L’obietttivo è ora arrivare presto all’approvazione definitiva” dichiara il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. “Come Coldiretti e Filiera Italia abbiamo saputo consolidare un’alleanza europea anche tra quei Paesi che hanno da sempre avversato gli Ogm a cui abbiamo saputo spiegare differenze e opportunità. È davvero una nostra vittoria” sostiene Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia.
Durante la fase di trilogo, che si aprirà a metà aprile, il ruolo dei negoziatori di Consiglio e Parlamento Ue sarà cruciale. In particolare, due temi chiave per gli agricoltori saranno al centro dei negoziati: la non brevettabilità delle Tea di tipo 1, e l’etichettatura, su cui Coldiretti e Filiera Italia auspicano di tornare all’orientamento iniziale della Commissione. Garantire in tempi rapidi un quadro normativo chiaro e bilanciato è ora più che mai determinante per il futuro dell’agricoltura europea.
Coldiretti e Filiera Italia hanno sostenuto per primi la diffusione delle Tea per tutelare la biodiversità dell’agricoltura italiana e, al contempo, migliorare l’efficienza del nostro modello produttivo. Una consapevolezza che nel 2020 aveva portato a sottoscrivere una storica intesa con la Società Italiana di Genetica Agraria (Siga) per far tornare gli agricoltori protagonisti di una ricerca pubblica nazionale, in grado di sviluppare soluzioni su misura e renderle disponibili a tutti i produttori. Sulla stessa lunghezza d’onda la CIA:
Plaude anche il ministro delle Politiche Agricole Francesco Lollobrigida: “Le NGT rappresentano un’opportunità strategica per migliorare la sostenibilità e la competitività della nostra agricoltura. Grazie a queste innovazioni, sarà possibile disporre di colture più resistenti agli effetti del cambiamento climatico e agli attacchi dei patogeni, garantendo maggiore sicurezza alimentare e minori impatti ambientali. La nuova regolamentazione dovrà assicurare un quadro chiaro e pragmatico, che consenta agli agricoltori di accedere alle migliori soluzioni scientifiche senza barriere ideologiche o burocratiche”.
Cibo per la Mente, il coordinamento di 18 associazioni della filiera agroalimentare italiana per l’innovazione in agricoltura, accoglie con soddisfazione l’approvazione degli Stati membri del mandato negoziale del Consiglio che aprirà il confronto con il Parlamento europeo sull’adozione delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA).
“Siamo convinti di essere finalmente vicini alla meta. I nostri agricoltori chiedono da tempo di poter contare sulle nuove tecniche genomiche per superare le sfide climatiche e produttive che sono chiamati ad affrontare. L’auspicio è che l’iter possa ora chiudersi al più presto, adottando un quadro normativo basato sull’approccio scientifico” ha dichiarato Clara Fossato, portavoce di Cibo per la Mente.