di Elena Consonni
Dopo il primo incontro dello scorso maggio a Milano, mercoledì 19 e giovedì 20 marzo si è nuovamente riunito, questa volta a Madrid il Gruppo di contatto IV Gamma, costituito da rappresentanti della filiera provenienti da Spagna, Italia, Francia e Portogallo.
Per la Spagna, padrona di casa, sono intervenuti i referenti di diverse associazioni, tra cui Fepex, Asaja, Cooperativa Agroalimentarias, La Union; per la Francia i referenti dell’associazione dei produttori SFPAE; per il Portogallo, Campotec. Ad accompagnare le tre delegazioni i rappresentanti dei rispettivi Ministeri dell’Agricoltura.
Nutrita la rappresentanza italiana: Rosario Rago di Confagricoltura, Francesco De Leo per Confcooperative, Felice Poli di Unaproa, Mauro Quadri del MASAF e Antonio Salvatore, coordinatore del Comitato IV Gamma dell’OI Ortofrutta Italia.
“Una compagine molto ben articolata – afferma quest’ultimo – e rappresentativa del sistema IV Gamma in questi Paesi. Confrontandoci durante l’incontro, ci siamo resi conto che i Paesi coinvolti stanno vivendo la stessa situazione statica, ad eccezione della Spagna, che ha visto una crescita del 5% del 2024 sul 2023. Questo è un dato positivo, perché significa che qualcosa lì si sta muovendo correttamente”.
Il nodo centrale della discussione ha riguardato il Regolamento Delegato UE 2429 sulla Dichiarazione di origine dei prodotti, che prevede l’obbligo di indicare l’origine delle materie prime in etichetta, che risulta particolarmente oneroso per il comparto. “I rappresentanti italiani – sottolinea Salvatore – si sono presi l’impegno di redigere un documento che verrà veicolato prima negli altri tre Paesi, per poi arrivare a Bruxelles, in cui chiederemo chiarimenti sull’applicazione del Regolamento e la possibilità di introdurre una semplificazione per IV Gamma, sia per i mix che per i monoprodotto”.
Si è poi deciso di procedere con la redazione di un progetto per una campagna di comunicazione e promozione trasversale, per spingere il settore nei quattro Paesi coinvolti. “Speriamo – sottolinea – di avere un sostegno importante dalla comunità europea”.
Un altro tema emerso nel corso della discussione è quello delle relazioni con la grande distribuzione. “Ci siamo resi conto – spiega – che le catene internazionali hanno approcci diversi nei vari Paesi, per esempio nella gestione degli ordini. Se in Italia è consuetudine lavorare in A per A; in Spagna in Francia si lavora solo in A per B. Abbiamo quindi preso coscienza del fatto che ci sono regole diverse e vorremmo approfondire questo tema per introdurre maggiore uniformità, ma bisognerà far sedere al tavolo anche i rappresentanti della distribuzione”. Questo tema verrà probabilmente approfondito nel prossimo incontro, che sarà in Francia, in data ancora da stabilirsi.
Antonio Salvatore (nella foto sopra) è uscito soddisfatto dall’incontro. “Ancora una volta – sottolinea – abbiamo trovato un’ottima convergenza e una totale condivisione delle problematiche, soprattutto sul tema clou che era l’etichettatura relativa all’origine dei prodotti. Ne siamo usciti con l’idea che, se è giusto avere un’etichetta che informi correttamente il consumatore, si debba tenere conto che per la IV Gamma indicare l’origine di ogni singolo prodotto può diventare un’impresa titanica. Ora dobbiamo passare all’azione”.