Nonostante continuino a essere frugali negli acquisti quotidiani, i consumatori europei si concedono delle piccole gratificazioni aggrappandosi a cibi che migliorano l’umore. Questa esigenza nasce dalla ricerca di conforto in un contesto di conflitti globali, mutazioni climatiche e continue pressioni economiche, fattori che in questo ultimo periodo influiscono pesantemente sulla vita quotidiana di tutti noi.
L’ultima analisi di Circana, Eat Play Love, rivela che i consumatori di tutta Europa stanno dando priorità ad acquisti che offrono loro maggiore controllo sulla propria vita e “piccoli momenti di gratificazione”. I dati, tratti dall’ampia copertura di Circana nel retail alimentare, nella ristorazione, nel beauty di prestigio e nei giocattoli in Europa, mostrano un notevole cambio di rotta verso un consumo auto-rassicurante.
Man mano che i consumatori europei diventano più selettivi su ciò che acquistano, convogliano le loro spese verso esperienze, prodotti e marchi di lusso che offrono un chiaro valore e significato o un feedback emotivo. Gli acquisti di snack ad alto contenuto proteico e la scelta di delivery da ristoranti rinomati, sono tutti in forte crescita in quanto i consumatori sono alla ricerca di nuovi modi per sostenere la propria salute e il proprio benessere.
“Le idee profondamente radicate sul valore e sulla necessità vengono riscritte mentre i consumatori rivalutano il loro modo di mangiare, giocare, prendersi cura di sé e dei loro cari”, ha dichiarato Anne Haine, European Head of Consumer Packaged Goods di Circana. “I marchi vincenti nel 2025 saranno quelli che comprenderanno questa nuova mentalità del consumatore: pratica ma emotiva, cauta ma condiscendente”.
Nell’analisi Eat Play Love vengono evidenziati diversi cambi di rotta e variazioni nei gusti e nelle preferenze. Gli europei rivalutano ciò che desiderano e di cui hanno veramente bisogno quando si tratta di mangiare, giocare e amare sé stessi, tra cui:
Il “bite sized” è la nuova normalità: il cibo diventa snack. Gli snack non vengono più consumati solo tra i pasti, ma anche abbinati oppure in sostituzione della tradizionale colazione, del pranzo o della cena. Il 13% degli europei dichiara di mangiare snack al posto di un pasto principale e il 28% li consuma contemporaneamente. 4 snack su 10 vengono ora consumati fuori casa a pranzo o a cena. Quasi tre quarti dei consumatori gustano snack mentre guardano la TV o sono sul Web e quasi la metà lo considera una sorta di cura di sé. La spesa per i “pasti snack” è aumentata del 4,5% nei punti di ristoro e del 9,6% nel foodservice retail (per un totale combinato di 64 miliardi di euro).
Cene di qualità, dal ristorante a casa. I consumatori stanno mixando il delivery con lo sfizio, ad esempio, trasformando il pasto di un ristorante da 120 euro in un’esperienza esclusiva ma a casa propria, spendendo meno della metà, senza perderne il piacere e il gusto. Le consegne continuano ad andare bene anche con l’aumento della pressione sul costo della vita – con una spesa che sale a 29 miliardi di euro nel 2024 (rispetto ai 26 miliardi di euro del 2023).
La “doggy bag” diventa mainstream. Il 20% dei consumatori europei porta ora a casa gli avanzi – citando il risparmio come motivazione principale per richiedere la doggy bag, al quale contribuisce anche il desiderio di ridurre lo spreco alimentare (il 20% della clientela dei ristoranti vede il portare a casa gli avanzi come un atto di sostenibilità; un ulteriore 19% vorrebbe che gli avanzi fossero donati in beneficenza).
“Non si tratta di spendere di più o di meno, ma di spendere meglio e in modo che i consumatori possano mantenere il controllo: acquistare meno beni, pianificare gli acquisti con maggiore attenzione ed evitare sprechi alimentari”, ha affermato Ananda Roy, Senior Vice President of Strategic Insights, Europe di Circana.
“Il desiderio di un maggiore controllo va oltre gli ingredienti”, ha dichiarato Edurne Uranga, Vice President Foodservice Europe di Circana. “I consumatori tengono d’occhio le proprie spese, chiedono la doggy bag e pianificano attentamente i pasti. Questo non è solo pensare al proprio portafoglio, è una sorta di presa di coscienza.”