Il Tribunale del Riesame di Salerno ha accolto il ricorso presentato dai legali di Alma Seges, annullando l’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal GIP lo scorso 6 maggio e disponendo il dissequestro integrale di 9,6 milioni di euro. Le somme erano state bloccate nell’ambito di una vasta inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Caserta, che ipotizzava presunte irregolarità nell’accesso ai fondi della Politica Agricola Comune (PAC), configurando l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea.
Difesa dall’avvocato Marco Martello, Alma Seges aveva scelto fin da subito un profilo di estrema riservatezza, rinunciando a dichiarazioni pubbliche in attesa dell’esito del giudizio del Riesame, cui aveva affidato le proprie motivazioni difensive. Il provvedimento emesso il 12 giugno dal collegio giudicante non solo restituisce piena operatività alla cooperativa, ma rappresenta un passaggio cruciale per il ripristino dell’immagine e della funzionalità di uno dei principali attori del comparto agroalimentare della Piana del Sele.
“Questo risultato consente ad Alma Seges di tornare a concentrarsi con serenità e determinazione sulla propria missione: sostenere i produttori, valorizzare il territorio e garantire occupazione stabile a centinaia di famiglie”, si legge in una nota diffusa dalla cooperativa.
“Alma Seges – prosegue la nota – quale motore vitale dello sviluppo agricolo, riconosciuta e apprezzata tanto sia in Italia che all’estero, rivolge il proprio pensiero alle tante famiglie dei lavoratori, ai soci, ai produttori e ai collaboratori che, con composta lealtà e senso di appartenenza, hanno sostenuto la cooperativa in questa fase complicata. Il lavoro può e deve proseguire”.