Ricerca, è online il portale delle innovazioni del CREA

“Il nuovo portale delle innovazioni del CREA rappresenta un tassello importante per valorizzare e rendere accessibili i risultati della ricerca e il patrimonio di conoscenze sviluppato dall’ente di ricerca in tutti questi anni”: così il ministro Francesco Lollobrigida, in occasione del lancio del nuovo portale dedicato alle innovazioni del CREA.

“In un tempo in cui l’innovazione è una leva strategica per affrontare le sfide globali, è essenziale che i risultati della scienza escano dai laboratori e arrivino concretamente a supporto delle imprese, delle istituzioni e dei cittadini. Solo così possiamo costruire un sistema agroalimentare capace di essere, al tempo stesso, competitivo, sostenibile e all’avanguardia. In questa direzione va anche il DDL Coltivaitalia, che rafforza il comparto primario con misure e risorse dedicate alla ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico”

Si tratta di un sito interamente progettato per raccogliere, raccontare e rendere accessibile il vasto patrimonio di conoscenze, sviluppato nell’ambito dei progetti di ricerca scientifica e delle attività istituzionali dell’Ente. Si tratta di una tappa fondamentale del percorso delineato dal Documento di Visione Strategico del CREA, per valorizzare i risultati della ricerca e la diffusione delle innovazioni come leve fondamentali per la competitività, la sostenibilità e la resilienza del sistema agroalimentare italiano. L’obiettivo è chiaro: portare l’innovazione dal laboratorio al campo, promuovendo il trasferimento tecnologico, facilitando lo sviluppo, l’adozione e l’utilizzo delle innovazioni CREA da parte degli attori del sistema. In questo modo, il portale risponde concretamente ai fabbisogni di imprese, istituzioni e cittadini, contribuendo allo sviluppo sostenibile del Paese.

Nel quinquennio 2019–2024, il CREA ha sviluppato 104 nuovi risultati, tra novità vegetali e ritrovati industriali, che arricchiscono l’offerta di conoscenze a tutela della proprietà intellettuale dell’ente. In molti casi, la titolarità è esclusiva del CREA, mentre in altri è condivisa con istituzioni di ricerca o imprese che hanno partecipato allo sviluppo. Il portafoglio di proprietà intellettuale del CREA al 2024 comprende 37 Brevetti industriali, 190 Privative per novità vegetali, 12 marchi, oltre 700 tra varietà e accessioni vegetali iscritte nei Registri varietali nazionali. A questi vanno sommate altre forme di proprietà intellettuale, quali linee e materiali vegetali pre-competitivi, modelli di gestione aziendale, studi e sistemi di supporto alle decisioni, linee guida per una sana alimentazione, servizi altamente specialistici alle imprese.

Tra i risultati più significativi spiccano le varietà vegetali sviluppate dal CREA, frutto di un lavoro pluridecennale di miglioramento genetico, oggi diffuse in Italia e all’estero. Queste rappresentano un elemento distintivo e strategico dell’Ente, nonché un patrimonio unico per la valorizzazione della biodiversità nazionale. Grazie alle loro qualità nutrizionali, produttive, ambientali e organolettiche, coniugano efficacemente le sfide poste dai cambiamenti climatici e la crescente domanda di sostenibilità con l’eccellenza della tradizione alimentare italiana, la tipicità e la territorialità delle produzioni locali.

Il sito non è pensato solo per gli addetti ai lavori, ma si rivolge a un pubblico ampio e diversificato: ricercatori, enti pubblici e decisori politici, imprese e cittadini, possono toccare con mano soluzioni avanzate, in grado di far fronte efficacemente a problematiche reali del settore agricolo, agroindustriale e ambientale, verificando l’impatto concreto degli investimenti nella ricerca pubblica sulla vita quotidiana e sul futuro del Paese.

Ogni innovazione, infatti, è corredata da un scheda informativa, che ne illustra con un linguaggio divulgativo e accessibile a tutti, le caratteristiche, il grado di sviluppo tecnologico, le possibili applicazioni e i canali attraverso cui accedervi o manifestare interesse. Il portale ospita sia innovazioni protette, tutelate da diritti di proprietà industriale come brevetti, privative per novità vegetali e marchi, ma anche risultati non brevettati, ma già pronti per essere adottati e concretamente utilizzabili. Un’apposita sezione, infine, è dedicata alla documentazione sulle azioni di trasferimento tecnologico e agli avvisi pubblici che consentono di accedere alle innovazioni CREA o avviare percorsi di collaborazione.

Sono in corso di realizzazione la versione in lingua inglese, una sezione dedicata ai servizi offerti dall’Ente, di attivare dei collegamenti con banche dati e portali esterni (come i registri varietali nazionali e quelli europei) e di creare strumenti basati sull’intelligenza artificiale per facilitare il matching tra domanda e offerta di innovazione.

“Innovazione, trasferimento tecnologico e produttività della ricerca – commenta Andrea Rocchi, presidente del CREA – non sono solo parole chiave, ma pilastri strategici su cui l’attuale governance intende continuare a costruire il futuro di CREA. L’Ente sta rafforzando il proprio ruolo come punto di riferimento per una ricerca sempre più orientata a rispondere alle esigenze concrete del Paese e delle sue filiere produttive, affiancando a questo impegno una ricerca di base di alto profilo, capace di generare conoscenza, anticipare le sfide e alimentare lo sviluppo. Ed è proprio con questo spirito che nasce il nostro nuovo portale, per trasformare la conoscenza in valore, per tutti, un passo concreto verso una ricerca pubblica sempre più aperta e all’avanguardia”.

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