Allarme Botulismo, direttiva del Ministero con raccomandazioni per zuppe e vellutate

A seguito dei focolai di botulismo segnalati in Italia nelle ultime settimane, il ministero della Salute, in stretta collaborazione con le Regioni, con l’obiettivo di prevenire l’insorgenza di nuovi casi, ha diramato una direttiva contenente le misure di prevenzione e controllo del botulismo di origine alimentare.

Il documento ministeriale è stato trasmesso alle AAP, ai dipartimenti di prevenzione, alle aree SIAN (Sistema informativo agricolo nazionale) e SVET (l’Unità Operativa Igiene degli Alimenti di origine animale) delle Aziende sanitarie provinciali. La nota del Ministero, dopo una disamina sulla gestione delle situazioni di emergenza, evidenzia che, pur trattandosi di una patologia rara, il botulismo può avere conseguenze gravi. È quindi fondamentale che, alla comparsa di qualsiasi sintomo sospetto, venga immediatamente contattato il numero di emergenza 112.

Per quanto riguarda le corrette modalità di consumo di alcuni alimenti, la direttiva raccomanda che zuppe e vellutate refrigerate vengano consumate esclusivamente dopo adeguata bollitura: almeno 3 minuti per zuppe a base di legumi, cereali e verdure; almeno 1 minuto per le vellutate, mescolando il prodotto durante il riscaldamento. Questa istruzione – sottolinea il Ministero – va riportata in etichetta. È altrettanto essenziale mantenere la refrigerazione (≤ +4 °C) in tutte le fasi – dal trasporto all’esposizione – perché il freddo, da solo, non elimina il rischio, ma lo riduce in modo significativo se rispettato con rigore.

Particolare attenzione, si legge nella nota ministeriale, deve essere posta anche alle conserve: non consumare mai i cibi contenuti in vasetti rigonfi, con effervescenze o odori anomali; conservare le rimanenze in frigorifero, rispettando sempre le temperature indicate sulle etichette; consumarlo il prima possibile, preferibilmente entro una settimana, o in tempi più brevi lasciate a temperatura ambiente.

Infine, il Ministero della Salute raccomanda di non assaggiare gli alimenti sospetti e di segnalare tempestivamente il caso all’Asl competente per territorio.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità sono stati 1.276 i casi clinici di sospetto botulismo tra il 2001 e il 2024, di cui 574 confermati in laboratorio. Di questi, 526 (91,6%) erano casi di botulismo alimentare, 43 (7,5%) si riferivano a casi di botulismo infantile e 5 (0,9%) a casi di botulismo da ferita. Il numero di decessi è stato di 15 e il tasso medio di letalità della malattia è passato dal 3,8% del periodo 2001-2011 al 2,6% del 2012-2024.

Foto di apertura: Immagine generica di zuppe

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