Plastic Tax rinviata a gennaio 2022. Settore soddisfatto

Rinviata di sei mesi la plastic tax. La tassa sulla plastica slitta così al primo gennaio 2022. Non entrerà quindi in vigore dal primo luglio di quest’anno, come invece era stato preventivato in un primo momento. Il rinvio all’inizio dell’anno prossimo, si legge nella relazione illustrativa, viene stabilito “in considerazione delle contingenti e difficili condizioni in cui versano i settori economici, che sarebbero gravati dall’imposta, in connessione al protrarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19″.

C’è soddisfazione nel settore agroalimentare per la decisione del Governo. “In questo momento, la plastic tax avrebbe colpito ancora più le nostre aziende alimentari, già provate. Come abbiamo sempre sostenuto, questa tassa per noi è dannosa e dovrebbe essere abolita del tutto”, sostiene Ivano Vacondi, presidente di Federalimentare. “Tuttavia tiriamo sospiro di sollievo: bene questo rinvio. È il momento della ripartenza e siamo contenti che il governo ci aiuti in questa situazione così delicata”.

Per Ettore Prandini, presidente di Coldiretti “la Plastic tax colpisce due terzi della spesa a tavola in cibi e bevande delle famiglie e rischia di penalizzare a cascata l’intera filiera. È nel settore agroalimentare, infatti, che si concentra il 76% degli imballaggi in plastica. E con la plastic tax – ha precisato la Coldiretti – esiste il rischio che il costo venga scaricato sugli anelli più deboli della filiera: da una parte sugli agricoltori, ai quali verrà chiesto di ridurre ulteriormente i margini di reddito, e dall’altra la tassa andrà a colpire i consumatori finali”.

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