Logistica robotizzata per il vertical farming: progetto di Swisslog

Swisslog, multinazionale svizzera specializzata in soluzioni di logistica robotizzata con basi in tutto il mondo, ha appena annunciato il proprio ingresso nel vertical farming per portare una novità nel settore dell’intralogistica che si basa sul concetto di ‘raccolta su richiesta’.
L’obiettivo è quello di applicare dei sistemi di magazzino automatizzato all’agricoltura indoor con soluzioni software che permettano di ridurre i costi operativi, aumentando la scalabilità, e introdurre flessibilità nelle operazioni di magazzino in cui il rivenditore acquista un ruolo chiave.
“Sebbene Swisslog non abbia specificamente progettato sistemi per l’agricoltura verticale – afferma Timo Landener, innovatore di prodotto di Swisslog -, il suo vasto portafoglio di soluzioni di automazione può essere adattato alle fattorie verticali già esistenti oppure costruite appositamente. Abbiamo una lunga esperienza nell’industria alimentare e nella distribuzione di prodotti freschi e il nostro portafoglio può essere facilmente adattato all’agricoltura indoor poiché il carico utile è abbastanza leggero, la produttività non è critica e le operazioni di automazione richiedono una potenza ridotta rispetto alle esigenze dell’automazione intralogistica. Tuttavia non possiamo semplicemente adottare gli stessi processi con cui abbiano lavorato sino ad ora, perché le piante sono organismi viventi e quindi deperibili una volta tagliate. Un particolare non da poco”.
Esempi di sistemi innovativi applicabili all’agricoltura verticale includono il processo di stoccaggio ad alta densità PowerStore, la soluzione di evasione degli ordini good-to-person basata su AGV CarryPick, la gru mini-load Tornado e il traslo-elevatore Vectura.
Trattandosi nel vertical farming di prodotti altamente deperibili, il punto centrale di questo tipo di automazione è il tempo, dal momento che una baby leaf appena tagliata inizia subito il suo processo di deperimento e di perdita di qualità. “La sfida che abbiamo davanti – spiega Landener – consiste nell’accelerare il processo di consegna dei prodotti al rivenditore seguendo l’approccio innovativo della raccolta su richiesta”.
Si tratta di un modello che differisce da quelli distributivi tradizionali poiché fornisce ai rivenditori piante vive, che possono continuare a crescere fino a quando non vengono vendute. Questo processo può essere curato in un qualsiasi back-store, dai rivenditori stessi e li aiuterebbe a soddisfare tre principali canali di vendita: vendite in negozio, consegna a domicilio e ‘click and collect’.
Swisslog sta investendo nel progetto, certa che ormai siamo ai margini di una rivoluzione nella filiera alimentare: ci sarà bisogno di fattorie indoor nei punti vendita con cibo fresco a disposizione della griglia domanda-offerta.
“L’automazione – precisa Landener – può essere applicata a diversi processi dell’agricoltura indoor. Dalla semina alla raccolta, al confezionamento, alla movimentazione delle confezioni. Un livello di automazione elevato introduce maggiori opportunità per aumentare l’efficienza operativa e ridurre i costi di manodopera. Con i produttori però dobbiamo individuare la soglia produttiva che rende questa operazione conveniente”.
Mariangela Latella

 

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