di Maurizio Tropeano
In principio, correva l’anno 2023: la città di Torino, unica in Italia, ha lanciato un’applicazione per cittadini e turisti con la descrizione di tutti i mercati presenti in città, la loro storia, le loro specialità, le curiosità, le news e gli appuntamenti tematici che si svolgono in alcuni periodi dell’anno.
Adesso è arrivato un upgrade: il Comune ha pubblicato un avviso pubblico per raccogliere le manifestazioni di interesse – la prima è già arrivata – da parte di operatori disponibili a effettuare il servizio di consegna a domicilio dei prodotti dei mercati rionali (coperti e dei produttori), da inserire in un’apposita sezione dell’applicazione comunale “Torinomercati”: la sezione delivery.
Secondo l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, si tratta di “rispondere all’esigenza di continuare la promozione dei mercati e migliorare l’esperienza di acquisto, anche con modalità innovative”. Dal suo punto di vista “la consegna del cibo è uno strumento che potrebbe essere efficace per valorizzare i produttori ortofrutticoli e sostenere l’economia locale e circolare di altri prodotti trasformati”.
Il Comune di Torino è convinto che i mercati siano anche “presidio del territorio, di socialità, di sicurezza, e possano creare sinergia con gli esercizi di vicinato che fanno da corollario al mercato”.
La prima manifestazione di interesse è arrivata dalla start up Mercato itinerante, operativa dal 2020. Alla fine di luglio, nel corso di una seduta della Commissione Lavoro del Consiglio comunale, Andrea Scalogna ed Eman Sao hanno raccontato l’esperienza partita dal mercato di Porta Palazzo come “fornitori di servizi digitali non erogati dalla pubblica amministrazione”.
Cinque anni dopo, Mercato itinerante conta un catalogo di cinquemila prodotti ortofrutticoli e alimentari forniti da 110 ambulanti. Il giro d’affari annuo è di mezzo milione di euro, frutto di 41.000 ordini e 150.000 prodotti venduti. Grazie alle consegne a domicilio effettuate in bicicletta sono stati risparmiati 7.800 chilogrammi di anidride carbonica e oltre 40.000 sacchetti di plastica.
Il catalogo/vetrina si aggiorna quotidianamente con circa 5.000 prodotti, “per garantire un’esperienza il più possibile vicina alla perlustrazione tra i banchi del mercato in cerca della primizia o del prodotto più fresco”.
Per Chiavarino la start up “è stata il rompighiaccio a Torino per il servizio di consegna di cibo a domicilio. L’avviso pubblico per la raccolta delle manifestazioni di interesse resta aperto e, senza vincolare l’Amministrazione, punta a favorire la partecipazione del maggior numero di soggetti potenzialmente interessati a effettuare il servizio di consegna a domicilio dai mercati rionali”.