Agrov, il robot italiano che ripulisce le serre dalle erbe cattive

Si chiama Agrov ed un nuovo rover per lo sradicamento di malerbe in serra, nelle coltivazioni di ortaggi a foglia. Lo ha ideato Paolo Ferrentino, progettista di robot agricoli con un passato importante, lungo vent’anni, di consulenza al settore primario nel campo dei software applicati all’agricoltura.
Il rover, non ancora brevettato, è al test in alcune serre del Cilento e dalle prime prove in campo ha dimostrato di arrivare al sradicare il 90% delle malerbe (il resto potrà poi essere sfrondato dalle selezioni lungo la linea di processo nell’impianto di trasformazione di IV Gamma). Ha una velocità operativa di circa 1 metro al secondo.
Agrov è un robot che si muove automaticamente e non ha bisogno di essere seguito, a cui è applicata una telecamera che raccoglie le immagini della linea di campo su cui lavora ed è in grado, tramite l’intelligenza artificiale, di distinguere forme e colori delle piante che osserva e soprattutto di associare queste forme e questi colori. Queste informazioni vengono acquisite dal braccio meccanico che procede allo sradicamento delle malerbe.
“Dal primo gennaio 2021 – spiega Ferrentino – costituirò una start-up per dare una forma giuridica alla produzione di robot per l’agricoltura che è nata per caso e poi si è sviluppata, da qualche anno, in una vera e propria attività lavorativa”.
Prima del rover anti-malerbe, Ferrentino ha sviluppato il prototipo di un robot che raccoglie le olive direttamente dagli alberi, mentre per il progetto di Agrov, la fase successiva è quella di creare un sistema di big data con i dati raccolti dalla telecamera applicata al telaio del robot.

Agrov al lavoro

“In questo modo il rover – precisa Ferrentino – è in grado di fornire informazioni anche sullo stato di salute delle piante. Sicché l’obiettivo finale di questo progetto è quello che viene definito Internet Of Thing, ossia raccogliere dei dati per costruire un sistema di big data che è fondamentale per la quantità e qualità dei prodotti ortofrutticoli”.
Attualmente Agrov può essere sia acquistato (con un prezzo che varia dai 20 mila ai 40 mila euro) che utilizzato come servizio, con un prezzo che oscilla dai 7,2 euro l’ora, per il solo lavoro di sradicamento delle malerbe, fino a 10 euro l’ora se si intende usufruire di tutte le potenzialità della macchina ed avere quindi informazioni anche sullo stato di salute delle piante.
“Agrov è alimentato da una batteria ed ha un motore elettrico – riporta Ferrentino – che può autoricaricarsi mentre la macchina lavora grazie ai pannelli fotovoltaici montati sul telaio. Oppure può ricaricarsi, in due o tre ore, ad un’apposita stazione di ricarica. Ha un’autonomia lavorativa che va dalle 4 alle 6 ore”.
Mariangela Latella

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