Il maltempo che sta flagellando la Romagna ha cancellato l’intero reddito 2023 di 250 soci coltivatori Orogel: lo ha detto il presidente Bruno Piraccini in una intervista al Corriere della Sera. In cui ha parlato di “danni per svariati milioni. E siamo solo all’inizio della conta”.
“Noi faremo la nostra parte, ma è chiaro che serviranno interventi da parte del governo”. Orogel, big dell’ortofrutta e dei surgelati da 320 milioni di euro, conta in tutto 1.600 soci agricoltori, di cui mille nel Cesenate e nel Ravennate. “Il 25% dei nostri soci si è trovato con i campi sommersi e l’impresa allagata”, racconta il presidente del colosso che conta 9 mila ettari coltivati, tra i leader delle verdure congelate. “Nei frutteti invasi dall’acqua, per esempio nei pescheti, l’intero impianto è compromesso e toccherà piantare nuovi alberi, che per andare in produzione avranno bisogno di quattro anni”.
La troppa acqua in altri casi, scrive il Corsera, pur non invadendo le colture, ha asfissiato le piante, facendo avvizzire ortaggi giunti a maturazione per la raccolta come spinaci, piselli, zucchine, fagiolini, erbe aromatiche. “Eravamo nel momento più importante del raccolto. Parliamo di coltivazioni che vengono realizzate in 60 o 120 giorni, così è stato compromesso il raccolto e il reddito di un intero anno di lavoro – ribadisce il presidente di Orogel -.Forse si potrà salvare qualche azienda che si dedica alle semine estive come i cavolfiori: se la situazione si mette a posto, potrebbero recuperare parte delle perdite”.
Piraccini si dice più preoccupato per gli agricoltori che per l’azienda. “Abbiamo sospeso la produzione per evitare che i dipendenti si mettessero in viaggio e rischiassero la vita, ma questa situazione è preoccupante per il reddito dei nostri soci: non hanno più prodotti da vendere, non possono più sostituire le colture danneggiate con altre. Non appena si calmerà la situazione valuteremo meglio i danni e cercheremo di trovare forme di aiuto per andare incontro alle famiglie”.
